Credito alle imprese: appello associazioni per velocizzare l’erogazione
Le associazioni confindustriali della metalmeccanica e della meccatronica lanciano un appello per la semplificazione e velocizzazione dell’erogazione del credito alle imprese di tutto il sistema industriale.
Anfia, Anie, Anima, Assofond, Assomet, Federmeccanica, Federmacchine, Federunacoma e Ucimu-Sistemi Per Produrre in una nota congiunta spiegano “In un quadro così complesso come quello creato dalla crisi attuale – spiegano in una nota – è innegabile che la maggior parte delle imprese della filiera della metalmeccanica si trovi ad affrontare una fase molto delicata, che fin dai primi giorni di lockdown ha fatto emergere la necessità immediata di interventi a supporto della liquidità, affinché le aziende potessero far fronte al crollo della domanda e del fatturato”.
“Le misure di garanzia varate con il Decreto Liquidità, tuttavia, non hanno ancora, nel loro complesso, prodotto pienamente gli effetti tempestivi invocati: le imprese hanno bisogno di poter contare subito sulla liquidità aggiuntiva. Occorre pertanto agire sia per semplificare al massimo le procedure di concessione della garanzia, sia per velocizzare l’erogazione del credito. Gli strumenti di garanzia possono poi essere ancora potenziati e ne va assicurata la continuità nei prossimi mesi attraverso stanziamenti congrui, che consentano alle imprese di tutte le dimensioni di beneficiare delle agevolazioni dello Stato. Inoltre, con riferimento alla moratoria, riteniamo indispensabile che – in aggiunta a quella di legge introdotta per le PMI dal Decreto Cura Italia – sia previsto un intervento anche per le imprese di medio grande dimensione, che consenta loro di beneficiare delle flessibilità di recente annunciate dall’Autorità Bancaria Europea sul trattamento delle moratorie”.
“Questi interventi – concludono – sono necessari per scongiurare il rischio di una perdita di competitività da parte del sistema industriale italiano, soggetto ad un’agguerrita concorrenza internazionale, evitando asimmetrie rispetto alle filiere industriali di altri Paesi europei come Francia, Germania e Spagna. Nei mesi di marzo e aprile, le aziende hanno fatto un grande sforzo per tutelare i dipendenti e per mantenere viva la supply chain nel suo insieme rappresentata da diversi subfornitori di piccole e medie dimensioni, rispettando i termini di pagamento. Per sostenere le aziende che si trovano ad affrontare la grave situazione di crisi generata dall’emergenza epidemiologica è necessario uno sblocco immediato della liquidità”.