Emilia-Romagna Fase2 mobilità: la ripartenza è su due ruote
L’Emilia-Romagna riparte mettendo a disposizione, per i 30 Comuni firmatari del Piano aria integrato regionale (Pair), 3,3 milioni di euro di risorse regionali per incentivare, con interventi strutturali, l’uso della bicicletta nelle città e allargare – fino ai Comuni con meno di 50mila abitanti – la platea dei beneficiari di contributi statali per le due ruote, indicati nel Decreto Rilancio del Governo.
Previsti finanziamenti per interventi strutturali per la realizzazione di corsie riservate al trasporto pubblico locale e piste ciclabili, per la realizzazione di rastrelliere e altre misure per rendere agevole muoversi sulle due ruote.
E poi rimborsi fino al 60% del costo sostenuto per l’acquisto di bici e altri veicoli elettrici per i cittadini dei Comuni firmatari del Pair esclusi dal ‘bonus statale’.
E, ancora, incentivi chilometrici ai lavoratori che scelgono le due ruote per andare in azienda. Ancora: fino a 300 euro agli abbonati ferroviari per comprare la bici pieghevole.
“Eravamo pronti con il provvedimento da un paio di settimane, ma abbiamo voluto attendere il ‘bonus bici’ inserito nel Decreto Rilancio dalla ministra De Micheli – ha spiegato l’assessore regionale a Mobilità e Infrastrutture, Andrea Corsini – per promuovere una misura complementare e permettere a un numero maggiore di cittadini di poter ricevere un contributo per l’acquisto di biciclette e altri veicoli elettrici, premiando i Comuni firmatari del Piano aria regionale. Un provvedimento che si aggiunge ai circa 60 già attivi in Emilia-Romagna per lo sviluppo della mobilità ciclabile e agli oltre 250 km di piste ciclabili, finanziati con circa 35 milioni di euro. Vogliamo così spingere, sempre più e dove possibile, i cittadini a utilizzare mezzi ecologici alternativi all’auto privata per gli spostamenti casa-lavoro con l’obiettivo di incidere in modo significativo alla decongestione del traffico nelle nostre città”.
Sono tre le direttrici di intervento per disincentivare l’uso delle auto private e aumentare il numero di biciclette sulle strade nei 30 Comuni firmatari del Piano aria integrato regionale.
La prima linea di investimento, con una dotazione di 1,5 milioni di euro, finanzia interventi strutturali: corsie riservate di nuova generazione previste nel decreto ministeriale, opere per moderare la velocità e per facilitare la circolazione delle due ruote, rastrelliere per l’ancoraggio sicuro delle biciclette e attrezzature per la sosta per scongiurare i furti.
Gli investimenti dei Comuni – che dovranno sottoscrivere un protocollo con la Regione – sono finanziati nella misura massima del 70% rispetto ai costi di realizzazione. Possono essere finanziate spese sostenute a partire dal 20 maggio 2020.
Inoltre, e solo per i comuni con popolazione inferiore ai 50mila abitanti che non fanno parte dell’area metropolitana di Bologna (per i quali ci sarà il contributo statale), previsti incentivi per l’acquisto di biciclette, segway, monopattini elettrici, che copriranno fino al 60% del costo del mezzo (fino a un massimo di 500 euro per le bici elettriche).
La seconda linea di finanziamenti, con una dotazione di altri 1,5 milioni di euro, prevede – ed è la prima volta – incentivi chilometrici per gli spostamenti (20 centesimi a km, fino ad un massimo di 50 euro al mese a persona), riduzioni del costo del bike sharing, da utilizzare prioritariamente per gli spostamenti casa-lavoro, e del deposito nelle velostazioni dedicate agli scambi intermodali, per i dipendenti delle aziende.
Infine, la terza linea d’azione, con 300mila euro, è destinata agli abbonati ferroviari per l’acquisto di bici pieghevoli utilizzate per gli spostamenti iniziali e finali da e per il posto auto o bus (si ricorda che in tale caso non si paga il biglietto a bordo come previsto per una bici tradizionale, quindi un incentivo per i pendolari).