Mercato autocarri: ad aprile picco negativo (-61,7%)
La crisi innescata dalle misure di contenimento della pandemia da COVID-19 ha portato, ad aprile, ad un vero e proprio picco negativo per il mercato degli autocarri e dei veicoli trainati, già pesantemente colpiti nel precedente mese di marzo.
La crisi ha messo alla prova anche la filiera produttiva dei veicoli industriali, che ha ripreso a pieno ritmo le attività solo il 4 maggio scorso, contestualmente alla riapertura dei concessionari e delle reti di vendita su tutto il territorio nazionale e alla ripartenza delle attività delle motorizzazioni provinciali. Lo stop produttivo avrà chiaramente effetti sulle previsioni di consegna dei veicoli. Il DL rilancio stabilisce una proroga al 31 dicembre specifica per i beni acquistati con i benefici del superammortamento, mentre i DL Cura Italia e Liquidità, nelle previsioni di proroga dei termini degli atti amministrativi, si applicheranno per quantificare la proroga delle consegne delle risorse autotrasporto.
L’ultimo dato complessivo rilevato da ACEA, l’Associazione europea dei Costruttori di autoveicoli, lo scorso 11 maggio, fa riferimento a una perdita di produzione di 2,4 milioni
di autoveicoli (tutte le tipologie) in UE (UK compreso) – di cui oltre 159.000 in Italia – per
effetto di una chiusura degli impianti produttivi europei della durata media di 29 giorni lavorativi (41 in Italia).
Ad aprile 2020 sono stati rilasciati 905 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-61,7% rispetto ad aprile 2019) e 581 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (-70,7%), suddivisi in 39 rimorchi (-69,5%) e 542 semirimorchi (-70,7%).
Nei primi quattro mesi dell’anno si contano 6.294 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 26% in meno del periodo gennaio-aprile 2019, e 3.492 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (-47% rispetto a gennaio-aprile 2019), così ripartiti: 285 rimorchi (-45,5%) e 3.207 semirimorchi (-47,1%).
Nello specifico, per le vendite di autocarri nel 1° quadrimestre, il calo è stato più accentuato nelle aree del Nord-Ovest (-39%) e del Nord-Est (-32%), mentre nelle regioni
del Centro e Sud la flessione è stata più contenuta, -12%.
Guardando ai rimorchi, nei primi quattro mesi del 2020, le marche estere perdono il 54%
del mercato, mentre le marche nazionali contengono la perdita al 36%.
Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg ad aprile registra 157 nuove unità,
con un decremento del 32%. Nel mese, si registra una crescita solo per i minibus (+59,1%), mentre chiudono il mese in flessione a doppia cifra gli autobus adibiti al TPL (-34,9%), gli autobus e midibus turistici (-47,5%) e gli scuolabus (-52,2%).
Nei primi quattro mesi del 2020, sono stati rilasciati 1.302 libretti di autobus contro i 1.284 di gennaio-aprile 2019 (+1,4%). Segno positivo per gli autobus e midibus turistici (+19,8%) e per i minibus (+59,2%), mentre registrano un calo gli autobus adibiti al TPL
(-11,9%) e gli scuolabus (-40%).
Secondo la ripartizione geografica, si registra un incremento del 53% per i libretti nel Nord-Est e i seguenti decrementi per le altre aree: -2% nel Nord-Ovest, -13% nel Centro e
-12% nel Sud-Isole.