Puglia, Fase3 mobilità: oltre 13 milioni per reti di percorsi ciclabili o ciclopedonali
La Regione Puglia ha approvato la graduatoria provvisoria con cui ammette a finanziamento 15 progetti per la realizzazione di reti di percorsi ciclabili e/o ciclopedonali in aree urbane e suburbane per un importo totale di 13.189.000 di euro.
A ogni Comune è destinato un contributo di massimo 800.000 euro, che diventano 1.500.000 per i progetti presentati in forma associata.
Gli interventi proposti sono inclusi all’interno di uno strumento di pianificazione della mobilità delle aree urbane (tra cui Piano Urbano del Traffico, Piano Urbano della Mobilità e della Mobilità Sostenibile, Piano della Ciclabilità o Biciplan) e in alcuni casi si collegano a tratti di percorsi ciclabili di interesse regionale/nazionale, al fine di promuovere il patrimonio di itinerari ciclabili della Regione.
“Nel momento storico in cui ci troviamo – ha sottolineato l‘assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile, Giovanni Giannini – questo provvedimento ha un forte valore simbolico, poiché propone forme di mobilità urbana alternativa al trasporto pubblico collettivo, verso il quale permane un certo scetticismo dell’utenza”.
Beneficiari di questo primo finanziamento sono i Comuni di Taranto, Molfetta-Giovinazzo (in forma associata), Castellana Grotte, Mola di Bari-Polignano a Mare-Conversano (in forma associata), Brindisi, Galatone, Casarano, Ruvo di Puglia, Lecce, Ginosa, Otranto, Alliste, Apricena, Bari, Palo del Colle.
Altri 10 interventi presentanti dai Comuni di Meledugno-Castri di Lecce-Caprarica di Lecce-Calimera (in forma associata), Carpino, Vico del Gargano, Cutrofiano, Leverano, Noicattaro, Pulsano, Faggiano, Triggiano-Capurso (in forma associata) e Faeto, sono stati ritenuti ammissibili ma verranno finanziati appena acquisita la disponibilità dei 9.399.998,04 euro necessari, per il cui reperimento gli uffici preposti sono già al lavoro.
Una recente indagine congiunta Isfort (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti) e Osservatorio “Audimob-Stili e comportamenti di mobilità degli italiani”, relativa all’impatto del lockdown sui comportamenti di mobilità degli italiani, ha evidenziato che ci sarà un netto ritorno all’uso dell’auto privata a scapito dei mezzi collettivi di trasporto, poiché l’81,7% degli intervistati dice che tornerà a usare l’auto con regolarità (12% in più rispetto al 2019), ma che il 26,8% si propone di usare regolarmente la bicicletta (+13,2% rispetto al 2019).
Crolla, rispetto al 2019, la disponibilità dei pendolari regolari all’uso dei mezzi di trasporto collettivo (metropolitane -5,1%, autobus lunga percorrenza -3,4%, treni locali -2,4%) anche se un +2,3% si dice disponibile a usare gli autobus urbani.
“È fondamentale – ha aggiunto Giannini – incentivare la mobilità sostenibile in particolare nei centri urbani, tanto per gli spostamenti abitudinari (casa-lavoro, casa-scuola) quanto per il tempo libero, e conquistare nuovi utenti ai quali offrire percorsi ciclabili sicuri, moderni e, laddove è possibile, capaci di valorizzare il patrimonio ambientale. In questo modo si potrà rispondere a quel 40% di intervistati tra gli utenti dell’app Moovit che per questa fase 2 post lockdown, pur dicendosi disponibili a utilizzare la bicicletta, affermano di temere la pericolosità delle strade urbane e reclamano la mancanza di piste ciclabili”.