Piemonte, Fase3 mobilità: gruppo tecnico al lavoro insieme alla Regione per riorganizzare trasporto pubblico
La Regione Piemonte sta lavorando alla riorganizzazione del trasporto pubblico in base alle nuove esigenze delle aziende e delle scuole. La progettazione – si legge in una nota della Giunta – entrerà nella fase decisiva a luglio, dopo aver ricevuto le risposte ai questionari elaborati dalla Fondazione Links della Compagnia di San Paolo e inviati ad aziende ed enti pubblici per conoscere la flessibilità degli orari e dei turni e le quote di lavoro agile.
“Vogliamo fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per organizzare un sistema rispondente alle necessità – ha sottolineato l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi –. Crediamo nel potere del dialogo con i protagonisti del cambiamento di paradigma che stiamo vivendo. Non tutti gli abbonamenti saranno rinnovati, non potremo lasciare un autobus o un treno in orari a bassa frequentazione e dovremo rinforzare i servizi su orari nuovi. È importante chiarire che ciò che stiamo facendo oggi non è solo una risposta alla situazione emergenziale, ma si tratta di interventi propedeutici al futuro con o senza emergenze sanitarie”.
Il primo passo in questa direzione è stata l’istituzione, già durante l’emergenza, di un gruppo tecnico di lavoro composto da Regione Piemonte, Agenzia della mobilità piemontese, sindacati, associazioni di categoria e dalle quasi cento aziende che erogano i servizi di trasporto pubblico locale, tra cui Trenitalia e GTT.
“Il questionario è già stato condiviso con le associazioni di categoria – ha spiegato Gabusi –. Nell’arco di poche settimane Links raccoglierà le risposte e le analizzerà, per poi restituirci nel mese di luglio le indicazioni in base alle quali l’Agenzia della mobilità potrà ridisegnare l’offerta di treni e autobus. Lo stesso viene fatto con le scuole, con le quali martedì abbiamo già avviato il lavoro. Inoltre, abbiamo chiesto a Roma l’anticipo dell’80% dei 500 milioni di euro del fondo nazionale per i trasporti e stiamo aspettando la firma del decreto. Questo ci consentirà di pensare a una ristrutturazione profonda, ma dovremo essere veloci e precisi per non sprecare nemmeno un euro”.
“Stiamo realizzando un’offerta adattativa, che andrà di pari passo con le variazioni delle abitudini lavorative e sociali che si verificheranno – ha precisato la presidente dell’Agenzia della mobilità piemontese, Licia Nigrogno –. Abbandoniamo un sistema calato dall’alto in favore di una programmazione aperta alle esigenze e alle suggestioni che arriveranno”.
Tra le novità in fase di studio il sistema di integrazione modale che prevede l’introduzione del Mobility as a Service (MaaS), il cui obiettivo è quello favorire l’utilizzo dei servizi di trasporto pubblici e privati rendendoli accessibili e integrati attraverso un’unica piattaforma digitale, e la modalità di pagamento PayForUse. Il Piemonte diventerà così la prima Regione in Italia a realizzare un tale progetto di mobilità intelligente, un ecosistema che coinvolge gli enti locali, gli operatori di settore, i rappresentanti degli interessi e degli utenti per condividere un’unica strategia di innovazione e di miglioramento del trasporto.
“Siamo in un momento molto particolare – ha concluso Gabusi – in cui le forze sono concentrate sulla gestione di un presente ancora molto complesso e sono contemporaneamente impegnate a dare forma a una visione importante per il futuro. Mentre cerchiamo di ampliare la capacità di carico dei mezzi insistendo sull’eliminazione del distanziamento a bordo e mantenendo solo l’obbligo di mascherine, abbiamo l’opportunità di disegnare, insieme con tutti gli attori di riferimento, il Piano decennale dei trasporti 2020-2030 e allo stesso tempo il Programma triennale 2021-2023. È un’opportunità proprio perché possiamo farlo in un momento di cambiamento storico importante, ed è un’opportunità che non vogliamo perdere”.