Unrae chiede di sostenere l’automotive
“L’Unrae segue con attenzione tutti gli sviluppi dell’iter parlamentare di conversione in legge del cosiddetto ‘Dl Rilancio’, ma è forte la preoccupazione per la posizione di chi, nella maggioranza di Governo, vorrebbe continuare ad incentivare esclusivamente l’acquisto di veicoli elettrici ricaricabili, con un atteggiamento ideologico e sordo a qualunque argomento pragmatico”. Lo afferma l’Unrae in una nota che chiede sostegno all’automotive.
“Chi ha veramente a cuore il Paese ed il lavoro, e non i provvedimenti di bandiera – aggiunge -, dovrebbe avviare una seria strategia di sviluppo, a tutela di un settore che
rappresenta un decimo del Pil e delle entrate fiscali dello Stato: un settore che oggi rischia di scomparire, e per il quale non sono state trovate ancora risorse adeguate. L’Unrae –
prosegue -, già da mesi, ha presentato alle istituzioni le proprie proposte per il rilancio della domanda. Per il trasporto persone: l’allargamento dell’ecobonus per raggiungere una più ampia platea di cittadini, l’allineamento alla fiscalità europea dell’auto aziendale, il sostegno allo smaltimento dei veicoli invenduti durante il lockdown. Per il trasporto merci: gli incentivi alla rottamazione e l’incremento delle detrazioni per le imprese. Ebbene, dopo settimane di “rimpalli” fra tutti i soggetti istituzionali coinvolti, e nonostante l’impegno costruttivo di diverse componenti della maggioranza, non ci sono ancora provvedimenti concreti e si continua a paventare la mancanza di fondi per l’automotive, a fronte di 55 miliardi allocati in modo orizzontale e, a nostro giudizio, poco efficace”.
“Restiamo in fiduciosa attesa di un concreto cambio di marcia – conclude l’Unrae -: non c’è più spazio per le politiche di assistenzialismo, è ora di mettere in atto un concreto piano per lo stimolo della domanda, cominciando dai settori strategici ed in grado di rimettere realmente in moto la nostra economia. Noi, come sempre, siamo a disposizione”.