Amazon supporta la ripresa dell’Italia: 1600 nuove assunzioni nel 2020
Amazon continua a supportare l’economia italiana. Previste 1600 nuove assunzioni nel 2020 per un totale di 8.500 dipendenti in più di 25 sedi in tutta Italia.
Queste nuove opportunità di lavoro sono destinate a persone con ogni tipo di esperienza, istruzione e livelli di competenza in ambiti come lo sviluppo di software, la linguistica, la logistica, le risorse umane e IT presso il Centro Direzionale di Milano, i Centri di Sviluppo di Torino e Asti; il Servizio Clienti di Cagliari; i centri di Distribuzione, Depositi di Smistamento e magazzini Prime Now, in tutto il Paese.
I nuovi posti offrono opportunità di crescita professionale, una retribuzione competitiva, e un pacchetto completo di benefit, tra cui l’assicurazione sanitaria privata contro gli infortuni e sconti per acquisti su Amazon.it a tutti i dipendenti.
Lavorare in sicurezza
Le sedi all’avanguardia di Amazon offrono ai dipendenti un ambiente di lavoro sicuro. Investiti circa $4 miliardi tra aprile e giugno per iniziative legate al COVID, alla consegna degli ordini ai clienti e alla sicurezza dei dipendenti. Introdotti oltre 150 cambiamenti di processo, per tutelare i dipendenti tra cui una maggiore frequenza delle pulizie e sanificazione, il mantenimento della distanza di sicurezza, il controllo della temperatura e la distribuzione di sistemi di protezione individuale.
Dieci anni di investimenti nel Bel Paese
Il 2020 segna il decimo anniversario della presenza del colosso dell’e-commerce. Dal 2010 al 2019, Amazon ha effettuato investimenti diretti nelle operazioni in Italia per oltre 5,8 miliardi di Euro. Secondo lo studio Keystone, Amazon ha contribuito al prodotto interno lordo (PIL) in Italia per 7,6 miliardi di euro tra il 2010 e il 2019. Questo valore è pari a circa 1,5 volte il PIL annuale della Regione Valle d’Aosta.
Nel 2019 sono stati investiti 1,8 miliardi di euro per soddisfare i clienti e supportare la trasformazione digitale dell’economia. Per effetto indiretto, più di 120.000 nuovi posti di lavoro sono stati creati nel 2019, ad esempio nei settori edilizio, logistico e dalle oltre 14.000 piccole e medie imprese italiane che usano la vetrina Amazon Made in Italy o servizi come Logistica di Amazon per incrementare la propria attività e esportare i prodotti italiani in tutto il mondo. Nel 2019, le piccole e medie imprese (PMI) che usano i servizi di Amazon hanno esportato prodotti dall’Italia per un valore superiore ai 500 milioni di Euro. Parte di questi investimenti includono le spese per i centri di distribuzione, gli uffici e la nuova Regione AWS (Milano). Aperta nell’aprile del 2020, consente a start-up, PMI, grandi imprese o agenzie governative di gestire carichi di lavoro, archiviare dati in Italia e supportare i clienti finali con maggiore efficienza.
Per quanto riguarda il 2020, Amazon ha già pianificato un investimento di più di 140 milioni di euro per la costruzione del quinto e del sesto Centro di Distribuzione. Verranno aperti a Castelguglielmo/San Bellino (Veneto) e Colleferro (Lazio) alla fine del 2020 e saranno dotati delle ultime tecnologie.
È stata già programmata l’apertura di ulteriori depositi di smistamento nella seconda parte dell’anno a Catania, Cagliari, Genova, Pisa, Brescia, Parma e Milano. Si tratta di un investimento volto a costruire l’infrastruttura digitale e fisica per fornire prodotti e servizi a milioni di clienti italiani e a favorire lo sviluppo digitale delle PMI italiane.
“Amazon è un potente motore di crescita per l’economia italiana. Attraverso l’innovazione, gli investimenti e la creazione di posti di lavoro, Amazon sta contribuendo alla trasformazione digitale del Paese – un processo che è diventato molto più che prioritario per sostenere l’economia in questi tempi impegnativi – afferma Mariangela Marseglia, VP Country Manager Amazon.it e Amazon.es -. Sono particolarmente orgogliosa di come il nostro team in crescita e il nostro investimento a favore di clienti e delle piccole imprese italiane contribuiscano alla prosperità dell’Italia, creando migliaia di posti di lavoro aggiuntivi attraverso effetti indiretti e aprendo nuove opportunità per colleghi, partner commerciali, provider di servizi e fornitori”.