Trasporti internazionali: riunione tecnica al Mit, sul tavolo Pacchetto Mobilità e tassa sul traffico pesante in Svizzera
Si è svolta la riunione di informazione e consultazione tecnica sui dossier relativi ai trasporti internazionali convocata dal Ministero Infrastrutture e Trasporti.
Lo ha comunicato Confartigianato Trasporti.
I rappresentanti del MIT hanno fornito aggiornamenti sui principali argomenti all’ordine del giorno: accordo di Partenariato UE – Regno Unito, tassa sul traffico pesante in Svizzera, pubblicazione in G.U. del Pacchetto Mobilità 1.
Confartigianato Trasporti, presente con il segretario nazionale Sergio Lo Monte, ha sottolineato il proficuo lavoro svolto dai dirigenti ministeriali, nonostante le costanti difficoltà incontrate nei vari consessi dei negoziati in cui l’Italia sta portando avanti le posizioni a difesa degli operatori nazionali del trasporto nell’ambito di un’omogeneizzazione delle regole.
Confartigianato ha comunicato che il MIT ha informato sui singoli punti:
Accordo partenariato UE-Regno Unito
Il negoziato per l’Italia è gestito dal Ministero degli Affari Esteri, che fornisce le proposte sul trasporto stradale al MIT che si esprime con pareri. La proroga del periodo transitorio non è possibile in quanto andava fatta formale richiesta prima del 30 giugno. E’ da ritenersi improbabile un accordo tra UE e UK a stretto giro, pertanto pende sempre il rischio di “Hard Brexit” senza condizioni e regole che sfavorirebbe tutti. In questo, nonostante un calendario serrato di riunioni sia nei mesi di luglio che agosto, al momento si registra uno stallo sulle trattative su diverse materie molto dibattute. In generale, tra i principali elementi di interesse per i trasporti si dibatte su:
• un piano di regole del gioco similari (level paying field), per evitare concorrenza sleale prodotta da regole non eque basata su disposizioni differenti; in quest’ottica, anche alla luce del pacchetto mobilità, è fondamentale inserire nella trattativa il rispetto delle regole sociali del settore, i tempi di guida e di riposo, il cabotaggio, il tachigrafo.
• la governance, per stabilire come gestire e regolare i rapporti. L’UE sta convogliando gli sforzi verso un una soluzione che preveda un’unico accordo di partenariato e non singole intese su varie materie.
Confartigianato Trasporti ha rimarcato la necessità di giungere presto ad un accordo che stabilisca regole comuni per gli operatori del trasporto, in linea con quanto richiesto da SMEunited ed UETR ai negoziatori sulla Brexit in una lettera inviata nelle scorse settimane con cui è stato sollecitato di definire un quadro per le future relazioni UE-Regno Unito a tutela delle Pmi, che sostenga l’integrità del mercato unico mantenendo strette relazioni commerciali tra i Paesi.
Oltre a ribadire l’importanza di principi comuni per gli approcci normativi per garantire reciprocità negli standard tecnici, è necessario garantire la piena connettività stradale tra il Regno Unito e l’UE, per consentire alle PMI di entrambe le parti di operare senza ritardi o ostacoli. Oneri amministrativi, legislazione e tariffe supplementari o procedure doganali costose e dispendiose in termini di tempo devono essere evitate.
E’ stato infine rappresentato l’auspicio che venga istituito un punto di contatto per le PMI o un portale di informazioni che dovrebbero supportare le piccole e medie imprese nella difficile fase che si aprirà.
Negoziati UE – Svizzera. Tassa sul traffico pesante
Il MIT, sentite le associazioni di categoria, ha espresso netta contrarietà alla Commissione europea sulla proposta svizzera di cambiare l’impostazione della tassazione sul traffico pesante che penalizzerebbe gli autotrasportatori italiani. L’obiettivo dichiarato dalla Svizzera è quello di finanziare le infrastrutture ferroviarie sia interne che esterne di cui beneficerebbe il sistema intermodale. L’Italia, insieme a qualche altro Paese, ha ritenuto tale proposta irricevibile ed infatti la Commissione l’ha ritirata. Da un lato si tratta di una modifica unilaterale delle condizioni, non prevista dal vigente accordo tra UE e Svizzera che permetterebbe in futuro a quest’ultima di attuare altri cambiamenti, senza rispettare il principio giuridico fissato dall’accordo bilaterale. Dall’altro è stato fatto presente che è necessario continuare a mantenere l’attuale formulazione della struttura delle categorie di tassazione che deve rimanere su 3 classi e allo stesso tempo vista la situazione di oggettivo stato di crisi, con un crollo del traffico stradale sia leggero che pesante, non è ipotizzabile aumentare le tariffe della tassa a danno dei trasportatori.
La Svizzera ha formalizzato che anche in assenza di accordo con l’Ue procederà ad attuare la norma dal 1° gennaio 2021. Sulla delicata questione la Commissione europea ha indetto il 25 agosto una riunione ristretta con i Paesi maggiormente interessati (Italia, Francia, Germania) per trovare discutere gli scenari possibili.
Pacchetto Mobilità
Dopo la pubblicazione in G.U. dell’UE dei provvedimenti del Pacchetto Mobilità I° si è analizzata l’entrata in vigore delle nuove norme che sono destinate a mutare lo scenario del trasporto merci in ambito comunitario, con strumenti rafforzati per la tutela mercato europeo, il contrasto all’abusivismo ed alla concorrenza sleale prodotta dal dumping sociale.
Il MIT ha però informato della pubblicazione in G.U. sempre il 31 luglio u.s. di un bando della Commissione europea volto all’affidamento di uno studio ad una società di consulenza per la valutazione d’impatto su un aspetto controverso che è stato approvato: il rientro del mezzo nel Paese di origine dopo otto settimane.
La consultazione, mirante ad acquisire dati ed informazioni dagli stakeholders dei vari Paesi membri, di cui non si conoscono ulteriori dettagli, sarà avviata dal 24 agosto ed avrà una durata di 5 settimane.
Confartigianato Trasporti, dopo aver espresso pubblicamente la propria soddisfazione per l’approvazione definitiva del Pacchetto Mobilità, ha ribadito la necessità che l’attuazione sia finalizzata nei tempi più rapidi possibili. Nello specifico ha rappresentato al MIT che risulta fondamentale seguire passo passo gli atti delegati ed i lavori tecnici, soprattutto in relazione all’implementazione delle norme del regolamento sul nuovo tachigrafo in cui è previsto l’obbligo di registrazione del carico e scarico delle merci così da poter controllare il rispetto delle regole del cabotaggio.