Il car sharing crea spazio urbano: lo studio del MIT di Boston
I numeri dello sharing in Italia stanno crescendo.
Secondo gli studi più recenti, infatti, la condivisione, se si considerano tutti i modi di trasporto, conta attualmente ben 5 milioni di utenti.
Gli italiani fanno ricorso allo sharing – e in particolare al car sharing – soprattutto per esigenze economiche e pratiche, eppure esistono ben altri motivi per scegliere questa forma di mobilità.
La condivisione dei mezzi di trasporto permette, infatti, di risparmiare anche in termini ambientali e di vivibilità urbana: lo ha confermato uno studio del Massachusetts Institute of Technology di Boston.
Attraverso la condivisione le città trarrebbero respiro da spazi sempre più ampi, come quelli che ad oggi sono riservati ai parcheggi.
Come raccontato da Ratti, ogni individuo negli Usa utilizza l’auto privata solo per il 5% del suo tempo e ciò implica che la vettura, per il 95% del tempo restante, sia lasciata inutilizzata ad occupare uno spazio. Lo sharing e in generale tutti i servizi di mobilità on demand, invece, permettono e permetteranno grande risparmio in termini di spazio, perché una sola auto, usata da più persone, resta ferma per pochissimo tempo.
Le città saranno quindi ridisegnate dallo sharing ma anche dal pieno sviluppo della guida autonoma che rivoluzionerà il pendolarismo, il modo di spostarsi e, conseguentemente, gli spazi urbani.