Zeno D’Agostino confermato alla guida dei porti di Trieste e Monfalcone
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli ha confermato Zeno D’Agostino presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale per un altro quadriennio.
Il manager veronese, esperto di logistica, è a capo dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale dal 2015. Prima come commissario e a seguire, dal novembre 2016, come presidente con decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. È stato ai vertici di Assoporti dal 2017 al 2019. A novembre è stato rieletto vice presidente di ESPO, (European Sea Ports Organization), con sede a Bruxelles e guida la cabina di regia di Uirnet. A lui il merito di aver rilanciato l’immagine e consolidato la competitività del porto di Trieste con una posizione di leadership a livello nazionale e internazionale.
La notifica odierna sancisce il via libera ufficiale da parte del Governo alla conferma di D’Agostino alla guida dei porti di Trieste e Monfalcone.
“Ringrazio il ministro De Micheli per la fiducia accordata, il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga per il supporto e l’intesa con il MIT e tutti coloro che hanno creduto nei risultati portati avanti dalla nostra comunità portuale e dai lavoratori in questo mio primo mandato. Ci aspettano altri quattro anni di lavoro intenso per consolidare i risultati ottenuti. In sinergia con tutti gli Enti del territorio abbiamo creato un importante sistema portuale e logistico dal respiro internazionale di cui i porti di Trieste e Monfalcone sono il motore e la rete ferroviaria e intermodale, linfa vitale. La nuova sfida sarà lavorare con un approccio sempre più innovativo, integrato e soprattutto sempre più sostenibile per un porto green che sappia creare valore e lavoro prima che nuove infrastrutture” ha dichiarato Zeno D’Agostino.
Oggi Trieste è primo porto italiano per tonnellaggio e traffico ferroviario, nono porto europeo, e primo terminal petrolifero del Mediterraneo, nonché importante hub per i traffici con il Far East e per il comparto ro-ro con la Turchia. Un porto di statura europea, come confermato dai grandi investitori esteri presenti e con forti relazioni intermodali, tanto che nello scalo di Trieste operano 8 compagnie ferroviarie, per lo più straniere.