Civitavecchia: al porto arriva Pino Musolino
“Onorato e felice di essere stato nominato presidente di questa Adsp. Sento già un grande calore ma al contempo grande preoccupazione da parte del territorio: sento una grande responsabilità che onorerò con tutto il mio impegno e le competenze di cui dispongo”.
Lo ha detto oggi Pino Musolino nella conferenza stampa di presentazione del suo nuovo incarico come presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, l’ente pubblico che rappresenta i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta.
“La situazione non è facile: viviamo una crisi di cui non vediamo alcuna definizione. Ancora oggi le mutazioni del virus non ci fanno sperare in una rapida fine della pandemia e gravi difficoltà che ricadono sulla filiera logistica e sull’autotrasporto. È necessario lavorare per recuperare la piena attività”.
Musolino ha spiegato che è già stato fatto molto rispetto allo sviluppo, ma “ora serve definire l’identità: i porti del Lazio devono avere un ruolo netto per lo sviluppo dell’economia regionale, ma è necessario guardare oltre i confini. Ci sono questioni non risolte da affrontare; prima di insediarmi ho allacciato rapporti con le amministrazioni del territorio e con gli stakeholder perché ritengo che trasparenza e condivisione debbano essere alla base. Il massimo risultato si ottiene solo con un lavoro di sinergia e condivisione dei percorsi di sviluppo”.
“Veniamo da un momento di grande difficoltà ed è necessario quindi motivarci prendendo coscienza di essere una realtà non marginale all’interno dei 16 sistemi portuali italiani, in una squadra non deve esserci spazio per gli egoismi. Dobbiamo lavorare per migliorare le potenzialità dei porti di Civitavecchia, Gaeta e Fiumicino coinvolgendo quindi tutto il sistema legato a interporti, ferrovie, infrastrutture, shift modale e intermodalità. I porti hanno il compito di compensare anche gli effetti negativi della loro presenza sul territorio: un porto moderno deve costruire percorsi sostenibili dal punto di vista sociale, economico, ambientale ma anche culturale. L’identità storica e di sviluppo delle città portuali non va trascurata, dobbiamo riannodare questo rapporto affinché le tre città di riferimento si sentano orgogliose”.
Sul fronte bilancio, Musolino ha spiegato che “la situazione non mi fa partire con cuore leggerissimo, ma sono ottimista: arriveremo al traguardo più leggeri. Presenteremo presto al ministero le ipotesi per il superamento di questa fase, legata a contenziosi pregressi ma anche agli squilibri dettati dalla pandemia. Partiamo da un momento di criticità, quindi occorre che i player istituzionali ci diano una mano: ci sono interlocuzioni aperte con il governo, con la regione, e con le città. Abbiamo le condizioni per superare fase di criticità”.
In merito alla questione del nuovo regime di tassazione richiesto dall’Ue, Musolino ha detto che si sta lavorando per ridurne l’impatto e per spiegare al meglio le ragioni del sistema porti: “Sicuramente sarà difficile non concedere qualcosa, quello che auspichiamo è che non si apra una nuova riforma portuale che ci metta in difficoltà, considerando che ancora non è stata completamente applicata la precedente”.
Mentre gli aspetti legati alla realizzazione della zona logistica semplificata del Tirreno Centro Settentrionale, il nuovo presidente ha detto che è stato individuato un coordinamento pieno con tutti gli attori coinvolti per quanto concerne la fase teorica, in vista della messa in cantiere: “Ora dobbiamo accelerare gli aspetti di elaborazione pratica coordinandoci con i player: l’obiettivo è far lavorare meglio imprenditori e industria”. Il segretario generale dell’Adsp non è ancora stato individuato, “ma stiamo facendo un ragionamento complessivo con territori e istituzioni con un identikit già tracciato”.