Autotrasporto, divieti di circolazione: oggi riunione alla Consulta
Nuova riunione oggi presso la Consulta dell’Autotrasporto e della Logistica sul calendario 2012 dei divieti di circolazione per l’autotrasporto, uno dei tanti temi caldi per il settore da affrontare in queste settimane. Intanto viene giudicata positiva per il settore l’unificazione, sotto un’unica guida, delle attività dei tre ministeri dell’Economia, delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“L’intutizione di mettere insieme Sviluppo Economico e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti consentirà di trovare quella sintesi che consentirà di passare dalla importante pace sociale di questi anni a una politica di crescita per tutti”, afferma il presidente della Consulta Bartolomeo Giachino. Alla base di questa considerazione anche il delicato momento di transizione che sta vivendo il settore.
“L’autotrasporto è un servizio importante per la competitività ma delicatissimo, perchè si svolge fuori dell’azienda, su strada, e quindi mette in discussione la sicurezza stradale di tutta la comunità –-continua Giachino-. Il tutto mentre si sta cercando di transitare da una liberalizzazione selvaggia, che negli anni scorsi ha portato solo ad un abbassamento dei costi e della sicurezza, ad una liberalizzazione regolata. Quel disequilibrio, aggravato prima dal forte aumento del costo del gasolio e poi dalla peggiore crisi economica del dopoguerra, ha condizionato questa legislatura. Di fatto tra la committenza e l’autotrasporto non vi è stato in questi anni nessuna capacità di sintesi autonoma. La contraddizione la denota il fatto che mentre la committenza concede un buon rinnovo contrattuale agli autisti dipendenti poi non è disponibile a fare gli accordi di settore con le aziende di autotrasporto”. La ricetta del presidente della Consulta Giachino si basa su due direttrici.
“Occorre lavorare su due piani -conclude Giachino-: regolare la liberalizzazione in un mercato che ormai è quello dell’Europa a 27 e far aumentare la domanda di trasporto e di logistica con un Piano della Logistica che porti i nostri porti ad intercettare più merce diretta verso l’Europa. Più lavoro, quindi, e maggiore competitività nel rispetto della sicurezza sociale e stradale”.