ArcelorMittal: crisi indotto, previsti pagamenti per 3,2 milioni di euro nel weekend
Continua a restare sospeso l’indotto-appalto siderurgico di ArcelorMittal, ex Ilva, a Taranto.
L’ad Lucia Morselli ha assicurato al prefetto di Taranto, Demetrio Martino, che nel fine settimana ArcelorMittal bonificherà gli altri 3,2 milioni di euro a parziale copertura dello scaduto fatture vantato dalle imprese per lavori e forniture in fabbrica. Lo scaduto a fine febbraio era pari a 25 milioni di euro.
La cifra annunciata viene ritenuta modesta a fronte del maggiore importo maturato e soprattutto della platea che costituisce l’indotto-appalto, ma costituirà comunque un piccolo passo avanti. Se lo augurano le stesse aziende e i sindacati per incamerare liquidità e per vedere regolarizzata la situazione di molti lavoratori in credito dello stipendio che non è stato loro versato dalle imprese perché queste ultime non sono state pagate dal committente ArcelorMittal.
Imprenditori e autotrasportatori nei presidi già dal 2019
La situazione si trascina da novembre 2019, quando i mancati pagamenti di ArcelorMittal portarono imprenditori e autotrasportatori a tenere per alcuni giorni un presidio di protesta davanti ad una delle portinerie della fabbrica. Risolto temporaneamente il problema a fine 2019, con uno scaduto fatture maggiore rispetto all’attuale, il tutto si è riproposto nella primavera 2020 e a settembre scorso, quando è stata insediata una cabina di regia in Prefettura che ha ripristinato i pagamenti maturati a quella data.