Logistica: lunedì 22 marzo sciopero lavoratori Amazon in Italia
Lunedì 22 marzo niente consegne per 24 ore: sarà il primo sciopero nazionale della filiera Amazon in Italia.
La protesta interesserà tutti: dai dipendenti dei magazzini e hub con contratto nazionale di logistica alle aziende fornitrici dei servizi di logistica, della movimentazione e della distribuzione della merce.
Lo sciopero è stato deciso dopo l’interruzione nella trattativa per la contrattazione di secondo livello della filiera Amazon. Sul tavolo ci sono la verifica dei carichi e dei ritmi di lavoro imposti, la verifica e la contrattazione dei turni di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro dei driver, gli aumenti retributivi, la clausola sociale e la continuità occupazionale per tutti in caso di cambio appalto o cambio fornitore, la stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori somministrati ed il rispetto delle normative sulla salute e la sicurezza, l’indennità Covid.
Primo sciopero al mondo della filiera produttiva della multinazionale
Il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha spiegato che il fermo, indetto da Filt Cgil Nazionale, Fit Cisl e Uiltrasporti Nazionale, sarà il primo sciopero al mondo di tutta la filiera produttiva della multinazionale, oltre 40mila lavoratori coinvolti tra dipendenti diretti, interinali e autisti. “Le richieste sono estremamente semplici – ha spiegato – ritmi e carichi di lavoro sostenibili, stabilizzazione di precari e interinali, indennità covid, riduzione dell’orario di lavoro per gli autisti, rispetto delle normative sulla salute e sulla sicurezza. Insomma, il minimo sindacale, e il rispetto di principi basilari nella vita di una comunità democratica”.
”La vera domanda però dovrebbe essere – prosegue l’esponente della sinistra – com’è possibile che l’azienda dell’uomo più ricco del mondo non rispetti nemmeno questi basilari diritti? Soprattutto pensando ai guadagni di Amazon durante la pandemia. Ed è anche ora che anche la politica faccia la sua parte, – conclude Fratoianni – mettendo un freno a queste aziende predatorie. Tutto il nostro sostegno va a questi lavoratori e alle loro organizzazioni sindacali. La lotta ripagherà.”