DHL: l’impatto della pandemia su logistica e industria farmaceutica
Discutere degli effetti della pandemia sull’industria logistica e, in particolare, sul settore farmaceutico: è stato questo l’obiettivo di “Virtual Life Science & Healthcare Event: pandemia, logistica e industria farmaceutica”, l’evento organizzato da DHL Global Forwarding Italy lo scorso 24 marzo.
I relatori – Carlo De Ruvo, Head of Airfreight di DHL Global Forwarding Italy, Bruno Bergonti, Business Developement Life Science & Healthcare di DHL Global Forwarding Italy, Dirk Venter, VP Global Sector Head Life Science & Healthcare di DHL Global Forwarding Italy, e Stefano Fornuto, Global Supply Chain Senior Director di DiaSorin – hanno mostrato alcune delle pesanti ricadute sul trasporto aereo e marittimo, e il conseguente ripensamento dei processi di trasporto che hanno permesso all’industria logistica di affrontare nuove sfide.
Trasporto aereo e Covid-19
In particolare, per quanto riguarda il settore aereo, Carlo De Ruvo ha sottolineato come la cancellazione di una significativa parte di voli passeggeri abbia comportato un crollo drastico di offerta e domanda nell’ambito del trasporto merci: fino al 2019 circa il 70% delle spedizioni aeree avveniva tramite voli passeggeri. Solo nel 2021 la domanda di stiva si è quasi riportata ai livelli del 2019 con una offerta che invece segna un -36% rispetto allo stesso periodo nel 2019. La divisione aerea di DHL Global Forwarding ha messo a disposizione, ad esempio, voli charter spot e schedulati per far fronte alla mancanza di voli passeggeri. Nel 2020 sono stati effettuati oltre 1800 voli charter, oggi DHL sta operano 43 voli charter schedulati alla settimana collegando l’Europa all’Asia e alle Americhe, secondo quanto ha dichiarato De Ruvo. Mentre IATA (International Air Transport Association) stima una ripresa a pieno regime di voli passeggeri non prima del 2025, bisogna poter contare su una filiera in grado di assorbire la crescente domanda del mercato.
L’impatto del Covid-19 sull’industria farmaceutica
Bruno Bergonti ha evidenziato l’impatto sull’industria farmaceutica, sottolineando come le tariffe siano aumentate del 150% nel 2020. “A inizio del 2021, tuttavia, si è assistito ad una nuova stabilizzazione dell’offerta, i costi della logistica sono scesi a +55% rispetto al 2019”, ha dichiarato. DHL Global Forwarding ha messo in piedi una filiera alternativa ed efficiente, capace di soddisfare le esigenze dei clienti e supportare la sfida decisiva lanciata al settore farmaceutico come anche il trasporto di milioni di vaccini anti-covid. In qualità di fornitore leader di servizi logistici con una presenza in oltre 220 paesi e territori DHL Global Forwarding si posiziona per svolgere un ruolo significativo.
Logistica e vaccini
A fine 2020 ha preso avvio un progetto massiccio di produzione e distribuzione di vaccini, cui hanno contribuito congiuntamente diversi Paesi e industrie di vari settori, tra cui quello logistico. È stimato che saranno necessarie oltre 10 miliardi di dosi di vaccino a livello globale, anche in aree con condizioni climatiche sfavorevoli e infrastrutture logistiche insufficienti. Alcuni di questi prodotti richiedono rigidi protocolli di stoccaggio e trasporto a temperature che possono arrivare dai 2-8° fino ai quasi proibitivi -70°.
“La distribuzione dei vaccini rappresenta una sfida logistica senza precedenti che deve essere affrontata a livello globale unendo le forze del settore pubblico e di quello privato. Più di 10 miliardi di dosi di vaccino anti COVID-19 dovranno essere distribuite in Paesi con condizioni climatiche e capacità logistiche molto differenti. Tenendo conto del ciclo di sviluppo abbreviato dei vaccini, che comporta la distribuzione di una parte considerevole di dosi a temperature estremamente basse, bisognerà affrontare una serie di difficoltà soprattutto nella logistica del last mile” ha affermato Dirk Venter, VP Global Sector Head Life Science & Healthcare di DHL Global Forwarding Italy.
DHL: tre modelli logistici
Per arginare il rischio di colli di bottiglia a livello di distribuzione last mile, DHL Global Forwarding ha messo a punto tre modelli logistici in grado di rispondere all’elevato numero di spedizioni necessarie, consentire e gestire trasporti ad una temperatura costante lungo tutta la supply chain, grazie a speciali procedure e una adeguata formazione. È venuta a crearsi l’esigenza di realizzare soluzioni end-to-end che permettano la rapida ed efficiente distribuzione dei vaccini attraverso spedizioni dirette di pallet coibentati refrigerati al punto di utilizzo. Si è diffusa la nuova pratica del cross docking locale con contenitori refrigerati su pallet per evitare la fase di immagazzinamento e ridurre costi e tempistiche di trasporto. Lo stoccaggio avviene a livello locale, per consentire una celere ripartizione dei contenuti in container refrigerati e garantire una fornitura adeguata di vaccini su scala globale.
La ridefinizione delle dinamiche logistiche nasce dall’esigenza di operare nel modo più corretto con un approccio tempestivo e accurato; per il futuro prossimo le supply chain dovranno focalizzarsi sulla propria resilienza adottando le soluzioni più adeguate, anche a costo di una maggiore spesa. Secondo Bergonti “sarà necessario prevedere e ridimensionare il rischio di possibili criticità e problematiche, come quelle affrontate dal settore marittimo nel 2020 a causa del congestionamento dei porti, per assicurare un servizio pianificato e prioritario”.
Il lavoro di oltre 9mila specialisti dedicati al settore Life Sciences & Healthcare ha permesso a DHL Global Forwarding di costruire una supply chain per il settore profondamente interconnessa, che segue le fasi dalla produzione alla somministrazione del farmaco. Grazie anche alle strutture logistiche all’avanguardia conformi alle GDP, sarà possibile fornire assistenza sanitaria in tutto il mondo, potendo contare su ben 118 stazioni di trasporto aereo certificate IATA CEIV, oltre 30 centri di competenza per container reefer per il trasporto marittimo.