Sostenibilità: Renault punta sull’idrogeno con la joint-venture Hyvia
La mobilità a idrogeno sarà la mobilità del prossimo futuro?
Di certo, negli ultimi anni, molte case costruttrici hanno scelto di investire su questo fronte.
È il caso di Renault che ha dato vita, insieme a Plug Power, società impegnata nelle soluzioni a idrogeno, alla joint-venture Hyvia.
Detenuta al 50% dai due partner, questa joint-venture, presieduta da David Holderbach, racchiude nel nome la sua missione: “HY” sta per hydrogen (idrogeno) e “VIA”, in latino, significa strada e fa riferimento all’obiettivo ambizioso di aprire una nuova strada verso la mobilità decarbonizzata.
La tecnologia a idrogeno di Hyvia
La sede legale della joint-venture e i team di R&S saranno situati a Villiers-Saint-Fre’de’ric, centro di ingegneria e sviluppo dei veicoli commerciali del Gruppo Renault. I team di processi, produzione e logistica avranno sede a Flins, nell’ambito del progetto Re-Factory, per avviare le attività di assemblaggio delle celle a combustibile e delle stazioni di ricarica a partire da fine 2021.
La tecnologia a idrogeno proposta da Hyvia, complementare rispetto all’offerta elettrica, rende possibile acquisire una grande autonomia, fino a 500 km, e un tempo di ricarica molto rapido, pari a 3 minuti. Due vantaggi particolarmente utili per gli usi professionali dei veicoli commerciali leggeri e per le sfide lanciate dalle normative sulla decarbonizzazione nei centri urbani.
L’impegno per l’idrogeno di Renault: le dichiarazioni del CEO del Gruppo Luca De Meo
“Pioniere delle nuove energie e leader europeo dei veicoli commerciali elettrici, il Gruppo RENAULT continua a perseguire in Europa il suo obiettivo di offrire il mix più verde del mercato entro il 2030 con la creazione di Hyvia. Questa joint-venture integra, in modo inimitabile, tutto l’ecosistema della mobilità a idrogeno, a partire dai veicoli, dalle infrastrutture e dai servizi chiavi in mano per i clienti. Lo sviluppo di questa tecnologia all’avanguardia ci consente di rafforzare il nostro apparato industriale e di lanciare nuove attività creatrici di valore in Francia in questo segmento promettente”.