Sistri: dal 12 al 31 dicembre scatta il test permanente
Dal 12 al 31 dicembre sarà avviata la fase di test permanente per il Sistri, il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti. La decisione è stata presa durante la riunione del Comitato di vigilanza e controllo del Sistri del 6 dicembre scorso, in cui si sono incontrate le principali organizzazioni imprenditoriali dei diversi settori produttivi. In tale sede si è convenuto di estendere a tutti gli utenti che dovranno rispettare la scadenza del prossimo 9 febbraio la partecipazione ad una fase di test permanente, questo nel duplice intento di ricevere eventuali ulteriori suggerimenti per le semplificazioni e di consentire, avendo disponibile un congruo periodo di tempo, una diffusa familiarizzazione con le funzionalità del Sistri.
Al fine di garantire un efficace ritorno delle esperienze acquisite, scrive sul suo sito il Ministero dell’Ambiente, è importante che gli operatori consultino preventivamente i manuali “Guide rapide” e “Casi d’uso” presenti sul Portale www.sistri.it. I manuali contengono, infatti, tutte le nuove procedure e semplificazioni adottate in via sperimentale, in attesa di una loro successiva approvazione formale. È indispensabile inoltre utilizzare il servizio online (Gestione azienda) in area autenticata che consente, in piena autonomia, di modificare o integrare le informazioni relative al profilo fornito nella fase di iscrizione.
Per un impiego efficace delle funzionalità del Sistri è indispensabile procedere al preventivo aggiornamento dei dispositivi usb, operazione questa richiesta automaticamente dal sistema al momento dell’accesso e solo nel caso in cui venga rilevata una versione software precedente all’ultima disponibile.
Per qualsiasi evenienza e chiarimento è possibile contattare il Contact Center del SISTRI ai seguenti numeri: 800 00 00 38 36, e-mail supportotecnico@sistri.it
Il regime di obbligatorietà del Sistri scatterà il 9 febbraio 2012: dovranno rispettare questa scadenza i soggetti produttori di rifiuti speciali con oltre 10 dipendenti, le imprese di trasporto e gli impianti di smaltimento e/o riciclo, nonché i Comuni, gli enti e le imprese che gestiscono i rifiuti urbani della Regione Campania.