Unrae: il mercato europeo dell’auto perde il 25% nel mese di maggio
L’Europa dell’auto continua a soffrire.
Anche nello scorso mese, infatti, le flessioni di mercato sono state considerevoli, in media del 25% rispetto a maggio 2019 (sì perché, ancora una volta, il paragone col 2020 della pandemia non regge).
I dati dei 31 paesi europei (UE+UK+EFTA) riportati da Unrae ci dicono che a maggio 2021 sono state immatricolate 1.083.795 unità e che nei primi cinque mesi dell’anno in corso le immatricolazioni sono state con 5.204.398, con un calo del 25% (nello stesso periodo del 2019 erano state immatricolati 6.936.184 di autovetture).
Unrae: il mercato dell’auto italiano a maggio e nei primi 5 mesi del 2021
Nella classifica dei maggiori mercati dell’area, l’Italia (142.730 immatricolazioni a maggio) perde una posizione e scende al terzo posto, dopo Germania (230.635) e Regno Unito (156.737), a causa del graduale esaurimento degli incentivi della fascia 61/135 g/Km.
Il mercato italiano è ancora indietro nella diffusione di auto elettriche “alla spina”: la categoria di vetture BEV e PHEV, anche se in salita al 9% in maggio rispetto al 7,9% del mese precedente, è molto indietro rispetto alla media del 17,3% degli altri quattro maggiori mercati europei. Nel comparto delle ibride invece l’Italia mantiene ancora il primo posto, ma la quota percentuale è in discesa al 28% rispetto al 28,7% del mese precedente, mentre gli altri paesi accorciano la distanza salendo dal 19,4% al 20,1%.
Come va il mercato dell’auto in Italia? Il commento di Andrea Cardinali, Direttore Generale di Unrae
“Il rallentamento dell’Italia rispetto ai major markets europei, sia nel numero complessivo delle immatricolazioni sia nella quota delle auto ibride (HEV) è indice dell’esaurirsi degli incentivi della fascia 61-135 g/Km, il cui ruolo è stato determinante per il rinnovo del parco circolante, fra i più vecchi d’Europa. Grazie anche agli incentivi a questa fascia di vetture nel primo trimestre dell’anno il nostro Paese ha ridotto di 11,3 g/Km le emissioni di CO2 sulle nuove immatricolazioni, un successo che per il 70% è da attribuire proprio alle auto della fascia 61-135 g/Km, che oltretutto hanno sostituito altrettante vetture obsolete. Se si vuole raggiungere l’obiettivo di riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030, l’Italia non può prescindere dalla proroga dell’Ecobonus fino al 2026, necessari per sostenere la domanda di veicoli nuovi durante la transizione energetica e ridurre l’impatto sull’ambiente”.
I dati dei principali mercati automotive europei a maggio e nel periodo gennaio-maggio 2021
Francia
Nel quinto mese dell’anno la Francia registra 141.040 nuove autovetture (-27,3% nel confronto con il 2019), e archivia nel cumulato 723.257 unità (-22,7% rispetto allo stesso periodo di due anni fa).
Nel mese di maggio, corrono le ibride con 23.335 immatricolazioni (al 16,6% di quota), e BEV e PHEV registrano rispettivamente l’8,2% e il 9,1% di quota. Nei primi cinque mesi dell’anno prosegue il calo delle alimentazioni tradizionali, con il benzina al 43,2% di quota e il diesel al 23,7% di share, mentre crescono le elettriche e plug-in (al 7,1% e 7,6% del totale) e soprattutto le ibride che conquistano il 23% di share.
Germania
Secondo i dati diffusi dalla KBA, a maggio la Germania archivia 230.635 autovetture (+37,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, ma -30,7% nel confronto con il 2019) e 1.116.737 nel cumulato (-26,7% sul 2019).
Sul versante delle alimentazioni, a maggio perdono terreno il benzina e il diesel, che si fermano rispettivamente a 37,7% di share e 22,3% di rappresentatività, mentre prosegue la corsa di BEV (26.786 immatricolazioni) e PHEV (27.222 unità) che raggiugono una quota combinata pari al 23,4% (11,6% BEV e 11,8% PHEV).
Regno Unito
Il comparto automobilistico del Regno Unito, secondo i dati della SMMT, nel mese di maggio registra 156.737 immatricolazioni, in calo del 14,7% rispetto allo stesso mese del 2019 e del 13,2% nel confronto con la media di maggio negli ultimi 10 anni. Nei primi cinque mesi dell’anno le registrazioni totali si attestano a 723.845 unità, e le previsioni indicano circa 1,86 milioni di immatricolazioni per l’intero 2021, comunque in flessione del 29,1% rispetto alla media dei 10 anni. Per quanto riguarda i canali di vendita, a maggio le flotte conquistano il 50,7% di quota con 79.435 registrazioni, mentre i privati si attestano il 47,1% di share con 73.865 unità; le società invece, immatricolano 3.437 nuove autovetture. Sul fronte delle alimentazioni, cala il benzina che si arresta a 48,4% di quota di mercato, mentre il diesel rimane stabile a 9,9% di share; prosegue al contrario l’ascesa delle BEV, all’ 8,4% di quota con 13.120 immatricolazioni, delle PHEV che nel mese di maggio conquistano il 6,3% di share e delle ibride che salgono al 27,1%.
Spagna
Nel mese di maggio in Spagna i dati sulle vendite del settore automotive non hanno ancora raggiunto i livelli pre-pandemia né sul mese, con 95.403 unità archiviate (-24% rispetto allo stesso periodo del 2019), né sul cumulato, che registra un calo del 36% a 360.057 immatricolazioni.
Per quanto riguarda le alimentazioni, a fronte del calo di benzina e diesel (rispettivamente al 49,1% e 20,2% di share), nel mese BEV e PHEV conquistano una quota di mercato combinata pari al 6,6% (grazie al 4,7% delle PHEV), le ibride si portano al 23,4% del totale.