Le soluzioni di Federagenti per i porti di Livorno e Piombino
Un forte legame tra ogni città e il suo porto aiuta a garantire lo sviluppo e la crescita di entrambi: è quanto asserito a più riprese dal Presidente di Federagenti, Alessandro Santi, che, accompagnato dalla Presidente di Asamar Francesca Scali, ha svolto una serie di incontri con le maggiori istituzioni portuali e cittadine di Livorno e Piombino.
Santi ha sottolineato come anche per i porti toscani si confermano i danni derivanti dalla mancata programmazione strategica e dalla ritardata soluzione di problemi ormai cronicizzati, in primis quello dei dragaggi.
Le criticità per i porti di Livorno e Piombino
Mentre Livorno, nonostante il problema dei dragaggi sia ancora da risolvere in modo definitivo (attraverso regole di manutenzione programmata), per la prima volta sembra comunque guardare con maggiore fiducia alla realizzazione della nuova Darsena Europa, in parallelo a Piombino le banchine hanno pescaggi da 20 metri, ma non vi è ancora una chiara visione di come poterle utilizzare in maniera strutturale; su tutto questo pesano come un macigno le incertezze cheincombono sul porto in conseguenza della crisi dell’intera area industriale, che ha sempre rappresentato uno dei punti di forza dello scalo.
“È venuto il momento – ha commentato Santi – di mettere mano all’intero sistema logistico che insiste su Livorno e Piombino, fra l’altro intervenendo da subito sul tema dell’integrazione di questi porti con le reti Ten-T e auspicabilmente garantire anche al sistema toscano la giusta e necessaria ‘cura del ferro’”.