Stati Generali della Logistica: PNRR occasione irripetibile per il Mezzogiorno
Si sono tenuti ieri a Napoli gli Stati Generali della Logistica del Mezzogiorno, l’evento-dibattito organizzato da Confetra per fare il punto sul settore quale elemento trainante per il sud Italia, anche in chiave di coesione territoriale.
L’evento, articolato in tre sessioni tematiche (Porti e Zes, infrastrutture di rete e fondi europei, PNRR e Mezzogiorno), è stato caratterizzato da numerosi interventi di esponenti del mondo istituzionale, universitario, dei saperi, dell’economia, dell’impresa.
Gli interventi agli Stati Generali della Logistica
Centrale l’intervento della ministra per il Sud, Mara Carfagna: “Nel PNRR sono stanziati 1,2 miliardi di euro per i porti meridionali e 630 milioni per le Zes di qui al 2026. Dalla collaborazione istituzionale e da quella pubblico – privati può venire la svolta in grado di intercettare le nuove opportunità nascenti dall’Africa e dal Mediterraneo”.
Ennio Cascetta ha ricordato i numeri del gap logistico, a partire dal segmento ferroviario: “L’AV in 10 anni ha contribuito al PIL nazionale con 42 miliardi di euro. Nelle province dotate di AV, il PIL è cresciuto in media il 5% in più rispetto a quelle sprovviste. Ma
siccome l’AV finisce a Salerno, paradossalmente l’AV ha accresciuto di 10 punti il divario Nord – Sud. Urge recuperare terreno”.
La risposta è arrivata da Anna Masutti: la Presidente di RFI ha messo a fuoco gli investimenti nel Mezzogiorno programmati dal gestore della rete sottolineando che gli adeguamenti prestazionali su modulo, sagoma e carico assiale sono il cuore degli interventi di RFI rispetto a Zes e PNRR Mezzogiorno.
Inoltre, il Piano Accelerato ERMTS, che vale oltre 3 miliardi, aumenterà sicurezza e prestazioni grazie all’innovazione tecnologica e digitale.
Alessandro Panaro di SRM ha sottolineato quanto “la portualità meridionale, e sudeuropea più in generale, possa trarre vantaggio dalla prossimità territoriale rispetto al Mediterraneo, guadagnando fette di mercato rispetto ai porti del Northern Range. A condizione che Zes e connessioni retroportuali decollino sul serio. Le imprese manifatturiere del Mezzogiorno già utilizzano i porti per il 57% del valore del proprio import/export, contro il 33 della media nazionale. Inoltre, il 47% di tutti i volumi nazionali movimentati nei porti transita nei e dai porti del Sud. Questa naturale vocazione marittima
Dell’economia meridionale è un valore da sfruttare”.
Lella Paita, Presidente della Commissione Trasporti della Camera, ha parlato di “coraggio riformatore, perché le risorse previste dal PNRR daranno frutto solo se accompagnate da massicce Semplificazioni normative che rendano concreti i progetti
previsti”.
Mauro Coltorti, Presidente della Commissione Trasporti del Senato, ha fatto il punto sulle Autostrade del Mare come strumento principe a supporto del dell’intermodalità; Giuseppe Catalano, Capo della Struttura Tecnica di Missione del Mims, ha evidenziato come “tutto il PNRR abbia il grande obiettivo trasversale della coesione territoriale. Dei 62 miliardi stanziati complessivamente – nelle 4 Missioni – per il Settore Infrastrutture Trasporti Mobilità Logistica, 34,7 sono destinati al Sud: il 56% del totale. E poi non dimentichiamo quelle del fondo integrativo nazionale e quelle del nuovo ciclo di Programmazione dei Fondi
Strutturali”.
Bellanova: PNRR sfida irripetibile
Nelle conclusioni, la Viceministra Teresa Bellanova ha parlato di PNRR come “sfida irripetibile. Trasporti, Logistica, Mobilità sono centrali nella strategia di rilancio del Paese. 62 miliardi del PNRR sono destinati al macro Settore che voi rappresentate. Il Mezzogiorno e le sue classi dirigenti devono vincere tale sfida, per riempire di contenuti e concretezza il vantaggio competitivo legato alla collocazione geografica del Sud al centro del Mediterraneo. La sostenibilità ambientale, ma anche economica e sociale, sarà la chiave di volta di tutte le politiche volte a riammagliare e riconnettere logistica, industria, turismo, agricoltura. Infrastrutture, innovazione, filiere produttive, territorio: ricostruiamo un Mezzogiorno protagonista anche combattendo i mali storici del fatalismo e dell’autoreferenzialità”.