Mercato globale dell’energia: i prezzi del petrolio toccano gli 80 dollari al barile per la prima volta in tre anni
In crescita i prezzi del carbone, del carbonio e del gas in Europa, complice la concorrenza tra Europa e Cina, che spinge i prezzi a livelli record. Il petrolio greggio ha superato infatti gli 80 dollari al barile. I prezzi del gas di riferimento europei sono invece aumentati di un ulteriore 10%, il che significa che i costi sono raddoppiati da metà agosto, mentre il prezzo della compensazione delle emissioni di carbonio ha continuato a salire, spingendosi ulteriormente oltre i 65 € a tonnellata.
Crisi energetica in arrivo?
“Stiamo esaminando non solo il Regno Unito e l’Europa, ma una potenziale crisi energetica globale in arrivo in inverno“, ha affermato Robert Rennie, responsabile globale della strategia di mercato di Westpac. Dato che i livelli delle scorte di greggio statunitensi sono ben al di sotto della media prima del periodo di picco di consumo di fine anno, Rennie ha previsto che il petrolio potrebbe persino affrontare una carenza mondiale, poiché i paesi hanno ulteriormente allentato le restrizioni di viaggio legate al coronavirus. Gli analisti hanno affermato che l’impennata del prezzo è stata il risultato degli uragani avvenuti nel Golfo del Messico e della rapida crescita della domanda, che ha lasciato immagazzinati scorte di gas naturale ben al di sotto della media quinquennale.
Da un lato dunque l’offerta limitata, dall’altro la crescente concorrenza tra Europa e Cina, che ha spinto i prezzi del gas a livelli record nelle ultime settimane. I prezzi record del gas a causa di un calo della produzione globale stanno ora alimentando i mercati petroliferi e si prevede che spingano il greggio al rialzo mentre alcune industrie passano all’utilizzo del petrolio per generare energia.
Previsioni ed analisi
L’agenzia di rendicontazione dei prezzi Argus ha previsto che il consumo energetico in Europa potrebbe raggiungere il suo livello più alto dal 2016 proprio quest’anno se la capacità di produzione di energia a carbone in Germania, Francia, Spagna e Il Regno Unito si avvicinasse ad una stima pari all’80% tra ottobre e la fine di marzo.
La crescente crisi energetica ha spinto anche la Goldman Sachs ad analizzare un rally energetico globale per i mesi a venire. La banca d’investimento prevede che il Brent raggiungerà i 90 dollari al barile entro la fine dell’anno e che fattori quali l’aumento dei costi di input, l’aumento dei prezzi del gas e la crescita più debole potrebbero pesare sulla crescita degli utili aziendali europei per il 2021. In Cina intanto, il governo cerca di alleviare le preoccupazioni relative all’impatto della crisi energetica sull’industria, promettendo una rapida fine delle interruzioni di corrente senza preavviso e la carenza di elettricità frequenti nel paese.