Dl Infrastrutture e trasporti: via libera dalla Camera, ecco le misure per l’autotrasporto
Approvato il decreto legge Infrastrutture e trasporti dalla Camera dei Deputati che ora passa al Senato per la conversione. Nel corso dell’esame parlamentare sono stati approvati numerosi e importanti emendamenti, anche di origine governativa, che riguardano i diversi aspetti del provvedimento e contribuiscono a innovare il quadro normativo su tematiche di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims).
L’esame della Camera ha confermato importanti misure previste già nel decreto, tra cui: l’introduzione nel codice della strada degli ‘stalli rosa’ per il parcheggio per le donne in gravidanza e i genitori con i figli fino a due anni di età e il rafforzamento delle sanzioni per chi occupa i parcheggi riservati senza essere autorizzato; la possibilità per le Regioni di utilizzare una quota delle risorse erogate per i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale anche per potenziare i controlli.
Per il miglioramento della rete ferroviaria sono state confermate le norme per accelerare l’attuazione del piano nazionale di implementazione del sistema europeo di gestione del traffico ‘European Rail Traffic Management Sytsem (Ertms), a cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza assegna importanti investimenti. Il decreto rafforza il ruolo dell’Agenzia nazionale per la scurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) per migliorare efficacia ed efficienza del sistema dei controlli. Confermata anche la disposizione volta ad agevolare gli investimenti per ridurre i divari infrastrutturali sul territorio per complessivi 4,6 miliardi di euro.
Confermata anche l’istituzione del Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità (Cismi) presso il Mims, nel quale opereranno 24 ricercatori e tecnologi.
Gli emendamenti approvati riguardano diverse aree tematiche, ecco una sintesi delle principali misure.
Autotrasporto merci: dal rimborso patente agli esoneri contributivi
- Contributo, fino a un massimo di 1.000 euro, ai giovani fino a 35 anni e a coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza o ammortizzatori sociali, come rimborso di parte delle spese sostenute per conseguire la patente di guida per i veicoli destinati all’autotrasporto delle merci o le altre abilitazioni professionali richieste. Il contributo, che non può comunque superare il 50% delle spese sostenute e documentate ed è riconosciuto fino al 30 giugno 2022, è volto a incentivare l’inserimento di giovani nel mercato del lavoro in un settore che soffre di carenza strutturale di autisti. Per percepire i contributi è necessario che i richiedenti dimostrino di aver stipulato, entro e non oltre 3 mesi dal conseguimento della patente, un contratto di lavoro in qualità di conducente nel settore dell’autotrasporto per un periodo di almeno 6 mesi.
- Vengono previste semplificazioni in materia di trasporti eccezionali e particolari agevolazioni per i veicoli in dotazione alla protezione civile e agli enti del terzo settore, ai quali è consentito l’uso di un rimorchio per il trasporto di cose che, fermo restando i limiti massimi, può avere larghezza superiore a quella del veicolo trainante.
- In considerazione degli effetti negativi derivanti dall’emergenza COVID-19, viene previsto l’esonero dal versamento di contributo per l’esercizio finanziario 2022 da parte degli operatori economici operanti nel settore del trasporto.
Gli interventi per le infrastrutture
Pevista, tra le altre cose, la sospensione degli aumenti dei pedaggi sulle autostrade A24 e A25 fino al 31 dicembre 2021. Inoltre, sono congelati gli aumenti tariffari delle concessionarie autostradali fino alla definizione dei piani economici finanziari.
Al fine di migliorare le connessioni tra snodi ferroviari e autostradali, il Mims, d’intesa con i concessionari delle tratte autostradali, procederà alla valutazione e individuazione, sulla base di analisi di fattibilità tecnico-economica, dei siti per la costruzione di caselli autostradali funzionali all’accesso alle stazioni ferroviarie per l’alta velocità e per l’alta capacità di prossima realizzazione.
Favorire la mobilità sostenibile
Per ridurre le emissioni di CO2 e l’inquinamento nei centri urbani è prevista una graduale limitazione alla circolazione dei vecchi mezzi più inquinanti adibiti al trasporto pubblico locale e alimentati a benzina e gasolio. In particolare, a decorrere dal 30 giugno 2022 è vietata la circolazione dei veicoli di categoria M2 e M3 con caratteristiche Euro 1, a decorrere dal primo gennaio 2023 è vietata la circolazione alle stesse categorie di mezzi con caratteristiche Euro 2, mentre dal primo gennaio 2024 il divieto riguarderà i mezzi Euro 3. Per contribuire al rinnovo dei veicoli adibiti al trasporto pubblico locale sono previsti 5 milioni di euro per il 2022 e 7 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2035.
La mobilità dolce: i monopattini
Per sostenere la mobilità dolce sono inserite norme per garantire la sicurezza dei monopattini elettrici. Il limite di velocità scende da 25Km/h a 20 Km/h, mentre resta confermato a 6 Km/h nelle aree pedonali. È previsto l’obbligo di un segnalatore acustico, di un regolatore di velocità fino a 20 km/h e, a partire dal 1° luglio 2022, delle frecce e di indicatori di freno su entrambe le ruote.
I monopattini già in circolazione prima di tale termine devono adeguarsi entro il 1° gennaio 2024. Si prevede poi che, da mezz’ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell’oscurità e di giorno, qualora le condizioni di visibilità lo richiedano, i monopattini – per poter circolare sulla strada pubblica – devono essere provvisti anteriormente di luce bianca o gialla fissa e posteriormente di luce rossa fissa, entrambe accese e ben funzionanti.
I monopattini elettrici non possono circolare sui marciapiedi (salvo la conduzione a mano) e non possono essere parcheggiati sui marciapiedi, salvo in aree individuate dai Comuni, mentre resta la possibilità di parcheggiare negli stalli riservati alle biciclette e ai ciclomotori. Per evitare la sosta selvaggia gli operatori di noleggio di monopattini devono prevedere l’obbligo di acquisizione della foto al termine di ogni noleggio, dalla quale si desuma chiaramente la posizione.