Stazioni ferroviarie d’Italia: in Abruzzo nel cuore della Riserva Naturale del Sagittario
Prosegue la rubrica dedicata alle stazioni ferroviarie d’Italia. Un appuntamento quindicinale che ci condurrà alla scoperta delle stazioni più importanti, più antiche o più suggestive del nostro Paese.
Nel cuore della Riserva Naturale del Sagittario
Il nuovo appuntamento ci porta nel cuore della Riserva Naturale del Sagittario, nome del fiume che attraversa la parte bassa della valle, sulla linea a singolo binario che collega Roma a Sulmona; a 15 km circa dal comune abruzzese si trova la stazione di Anversa-Villalago-Scanno al servizio dei tre comuni.
A dir la verità sarebbe meglio scrivere “si trovava” visto che dal 2017 è cessato il servizio viaggiatori effettuato solo con treni regionali; era dotata di tre binari, con il numero 1 maggiormente utilizzato per il transito dei convogli, il 2 per eventuali precedenze ed il 3 che invece è stato dismesso. La stazione è entrata in funzione nel 1888, anno in cui è stato completato il tratto tra Sulmona e Cineto Romano. Nonostante le esigue dimensioni Anversa era dotata di tutto: fabbricato e scalo merci, un piano caricatore, il serbatoio dell’acqua, un piccolo binario tronco ed era presente anche il capostazione con il suo apparato centrale elettrico ad itinerari (ACEI) nell’ufficio movimento.
Poche centinaia di metri in direzione Sulmona si trova il viadotto sul fiume Sagittario che, posto in curva, è il più lungo dell’intera linea ferroviaria ed è denominato dagli abitanti “Gran Ponte d’Italia” per la sua maestosità.
Sempre in direzione del comune abruzzese, sulla destra era presente la linea raccordata che raggiungeva la centrale idroelettrica del Sagittario: questa venne realizzata per l’alimentazione degli impianti elettrici della ferrovia Roma-Sulmona in corrente trifase, una sperimentazione di assoluta avanguardia scelta per contrastare le forti pendenze della linea ma che terminò con la sua distruzione durante la Seconda Guerra Mondiale.
Con la riattivazione del dopoguerra, nella stazione di Anversa fu costruita una sottostazione per questo sistema; la centrale è rimasta in carico alle Ferrovie dello Stato fino al 1968, anno in cui venne ceduta all’Enel. Nonostante la breve lunghezza di poco più di 1 km, questa tratta era dotata di due gallerie ed aveva la sua elettrificazione; dopo la sua disattivazione gli impianti elettrici ed il binario sono stati definitivamente smantellati.