Rc Auto: i prezzi sono in calo ma il post Covid potrebbe invertire la tendenza
Da un po’ di anni – si stima che sia circa dal 2012 – i prezzi dell’Rc auto sono in discesa. La pandemia poi, con la scontistica aggiuntiva applicata dalle compagnie di assicurazione, ha rafforzato questa tendenza. Ora, però, che tutto sta tornando alla normalità la flessione nei prezzi diventa sempre più piccola e si teme che presto possa fermarsi.
Rc auto in calo? I dati di Ania
Secondo gli ultimi dati dell’Ania, l’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, il premio medio, al netto delle tasse, delle polizze Rc auto rinnovate a settembre ha registrato rispetto a settembre dello scorso anno un calo del 2,1%, pari a 7 euro, passando da 326 a 319 euro. Ma la frenata è evidente: a giugno, infatti, la riduzione era stata del 4,2% e a marzo scorso di ben il 6,3% rispetto allo stesso mese del 2020, ovvero rispetto ai livelli pre-Covid. Ad attenuarsi, spiega l’associazione delle compagnie, è stato l’effetto della scontistica dei premi che le compagnie hanno applicato a favore degli assicurati per riconoscere il mancato utilizzo di auto e moto nei periodi di divieto di circolazione imposto dalle misure restrittive per la pandemia, “dal momento che oramai la quasi totalità delle polizze ha già usufruito di tale agevolazione”.
Le cifre dell’Rc auto
In particolare, il premio medio delle autovetture ha registrato, tra settembre 2020 e settembre 2021, una riduzione del 2%, passando da 330 a 323 euro. Il premio medio dei motocicli ha segnato una riduzione del 2,6% (da 239 a 233 euro) e, anche se in misura ridotta, è proseguita anche la flessione del premio medio dei ciclomotori (-1,5%), che a settembre 2021 è stato pari a 157 euro (era 159 euro a settembre 2020). Nel complesso il calo è stato dunque del 2,1% nel mese di settembre, “protraendo – come sottolinea l’Ania – il più lungo periodo di riduzione che il mercato italiano abbia mai registrato e che ha avuto inizio nell’autunno del 2012”. In valore assoluto si è infatti passati dai 448 euro pagati in media nel settembre 2012 a 319 euro nel settembre 2021 con una riduzione, sempre al netto delle tasse, di 128 euro, pari in percentuale a un calo di quasi il 30%. Nello specifico i premi sono scesi del 28,6%, percentuale concentrata in gran parte proprio tra il 2020 e il 2021.