Smart road, sicurezza, sostenibilità: Anas ad Asphaltica nel segno di innovazione digitale e materiali eco-compatibili
Potenziamento degli standard di sicurezza della rete tramite attività specifiche e periodiche di manutenzione e investimenti in ricerca e sviluppo, non solo nell’ambito delle nuove barriere stradali di sicurezza, ma anche della Smart Road e dei materiali innovativi per le pavimentazioni.
Prosegue l’impegno di Anas sul fronte della sicurezza stradale e della sostenibilità ambientale. Ad Asphaltica, manifestazione di riferimento per la filiera stradale, in programma a Verona dal 24 al 26 novembre, l’azienda illustrerà agli operatori del settore, le misure che ha adottato in ambito di sicurezza passiva.
Le nuove barriere spartitraffico in calcestruzzo e in acciaio
Attenzione puntata su un progetto che ha grande rilievo sotto l’aspetto dell’innovazione tecnologica: le nuove barriere spartitraffico in calcestruzzo, National Dynamic Barrier Anas (NDBA), che rappresentano un elemento fondamentale del processo di miglioramento della sicurezza delle infrastrutture gestite dall’azienda. La gamma completa di barriere di sicurezza stradali è ideata per tutelare e proteggere tutti gli utenti. La NDBA è disponibile in diverse configurazioni con altrettante innovazioni atte a risolvere criticità specifiche.
Tra le altre novità, le barriere in acciaio denominate H2 TS0 e H3 TS0, le prime di una nuova linea di dispositivi progettati da Anas e studiati per ovviare ai problemi di installazione delle barriere, con condizioni assai critiche per la stabilità/funzionalità delle stesse. I vantaggi risiedono nella possibilità di posizionarle in terreni di scarse caratteristiche prestazionali continuando comunque a garantire elevate performance di sicurezza.
Sempre in tema di sicurezza, è stato avviato un processo di ricerca e sviluppo finalizzato alla messa a punto di sistemi di protezione per punti singolari. Spazio poi ai sistemi tecnologici di rilevamento incidenti in tempo reale. Infatti, i nuovi dispositivi di ritenuta di tipo NDBA saranno dotati di un sistema tecnologico integrato avente l’obiettivo di allertare in tempo reale le Sale di Controllo di Anas dell’eventuale danneggiamento del dispositivo di ritenuta a seguito di incidente.
Anas Smart Road
Attenzione puntata anche sulle strade del futuro con Anas Smart Road, una tecnologia abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility, propedeutica ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli. L’investimento complessivo è di 1 miliardo di euro ed è attualmente in corso la prima fase che prevede un investimento di circa 250 milioni euro, anche grazie a contributi dell’Unione europea che ha riconosciuto l’alto valore dell’iniziativa.
Nello stand saranno presenti un modello cubo tecnologico e smart pole per vedere e toccare con mano le tecnologie essenziali della mobilità sostenibile del domani.
Materiali innovativi a basso impatto ambientale
Le tecnologie in mostra saranno al centro di un programma di workshop che faranno anche il punto anche sulle sperimentazioni che l’azienda ha avviato in tema di materiali innovativi a basso impatto ambientale.
Tra i nuovi conglomerati in via di sperimentazione figurano asfalti confezionati con materiali artificiali e da riciclo derivati da processi industriali. La prima recente applicazione in scala reale ha riguardato un cantiere sulla E45 dove sono state impiegate miscele di: fresato, fibre di basalto, sabbie derivanti dai processi di termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani, graniglie derivanti dalla lavorazione dell’acciaio e plastiche riciclate. L’impiego di materiali artificiali e da riciclo consente di abbattere l’impiego di materiali naturali vergini e quindi l’impatto sull’ambiente, in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale per il risparmio energetico, l’abbattimento delle emissioni e l’ottimizzazione dei processi di economia circolare. Il progetto, denominato “Super Grip”, nasce nel 2020 da uno studio sperimentale per la realizzazione di pavimentazioni stradali innovative e a basso impatto ambientale.
Sullo stesso filone si attesta un ulteriore studio recentemente avviato per il reimpiego delle plastiche leggere derivanti da eco-balle nel confezionamento di nuovi conglomerati bituminosi. Ancora in fase preliminare, la sperimentazione di laboratorio ha già prodotto utili spunti e potrà presto fornire importanti indicazioni di mix-design e applicativi per il reimpiego a parità di prestazioni di plastiche da post-consumo con conseguente netta riduzione di materiali vergini (aggregati e bitume) e un significativo contributo all’economia circolare.
Sempre in un’ottica di salvaguardia ambientale ed economica, Anas sta puntando con convinzione anche sullo studio di materiali in grado di assicurare maggiore durabilità delle opere così da ridurre la necessità di interventi manutentivi e garantire più a lungo un livello funzionale e di sicurezza adeguati. In questo contesto si inseriscono le ulteriori attività di ricerca e sviluppo promosse da Anas, tra cui l’applicazione di miscele confezionate a freddo con cemento ed emulsione (Ready To Mix), conglomerati additivati con polverino di gomma da penumatici fuori uso o compound polimerici abbinati all’impiego di grafene.
Le prime sperimentazioni sono state realizzate sulla SS 3 “Flaminia”, sulla SS 318 e sulla A90 “Autostrada del Grande Raccordo Anulare” di Roma e verranno costantemente monitorate per verificare l’evoluzione strutturale e funzionale dei materiali impiegati.