Auto elettriche: obbligo di installazione delle colonnine di ricarica in Uk
E se la decarbonizzazione passasse anche attraverso l’obbligo di installare colonnine di ricarica?
La corsa all’elettrificazione continua affannosa. L’Europa ci dice che dobbiamo azzerare le emissioni da qui a una manciata di anni, le case costruttrici sfornano prodotti ad alto tasso di tecnologia, gli automobilistici cominciano ad approcciare ai veicoli elettrificati, ma manca sempre qualcosa per fare il vero “salto”.
Mancano, più che altro, le infrastrutture di ricarica, sebbene nell’ultimo periodo qualche passo importante è stato compiuto. E se per ovviare al problema si ponesse l’obbligo di installazione delle colonnine di ricarica almeno nei nuovi edifici, già durante la fase della loro costruzione?
Obbligo di installazione delle colonnine di ricarica: il caso UK
In Uk ci hanno già pensato: dal 2022 in Inghilterra sarà obbligatoria l’installazione di un punto di ricarica per i veicoli elettrici nelle nuove costruzioni, fra cui abitazioni e supermercati, e nell’ambito di “grandi lavori di ristrutturazione”. L’annuncio è arrivato direttamente dal premier Boris Johnson, fa parte delle promesse contenute all’interno del vasto piano di transizione ecologica del Paese e costituisce la realizzazione di uno degli impegni presi da Londra alla Cop26, da poco conclusasi a Glasgow, per puntare a raggiungere l’obiettivo delle emissioni zero entro il 2050.
Con queste nuove normative l’esecutivo britannico mira all’installazione di 145.000 nuove colonnine di ricarica per favorire il passaggio a veicoli che non sfruttano carburanti fossili. Il Regno ha indicato il 2030 come data in cui scatterà il divieto di vendita di nuove auto a benzina e diesel. Ricordando gli impegni e gli investimenti per la riduzione dei gas serra del suo governo, Johnson ha ribadito, come fatto durante la recente conferenza Onu sul clima a presidenza britannica, che “non possiamo andare avanti così come siamo”. Sino a oggi l’esecutivo ha sostenuto con una serie di incentivi la realizzazione di “oltre 250.000” punti di ricarica per le abitazioni e i luoghi di lavoro.