Gli autotrasportatori: sosta in porto, paghino i committenti
Le soste dei camion nel porto di Genova non le paghiamo più. E’ il messaggio degli autotrasportatori dopo l’intesa raggiunta tra le associazioni di categoria. I compensi per le soste saranno d’ora in avanti a carico dei committenti. Secondo le organizzazioni dell’autotrasporto, si tratta di “una vera e propria rivoluzione”.
L’accordo, sottoscritto da Anita, Ancst/Lega Cooperative, Confartigianato Trasporti, Cna/Fita, Fai/Conftrasporto e Trasportounito-Fiap, è stato già comunicato al presidente dell’Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo.
Secondo il testo dell’intesa, i tempi di sosta dell’autoveicolo “per carico, scarico, operazioni documentali, dogana in ambito Portuale, nella loro globalità e nella giornata”, saranno in franchigia per un’ora. Se tali tempi venissero superati, recita l’accordo, “è dovuto al vettore, da parte del committente, il compenso di 70 euro per ogni frazione di ora eccedente i 15 minuti”. A tal fine il vettore emetterà, nei confronti del committente, regolare fattura per il servizio di trasporto riportante specifica voce: “Compensi determinati in base all’accordo del 23 settembre 2009 tra le Associazioni dell’Autotrasporto della Provincia di Genova”.
L’obiettivo, spiegano gli autotrasportatori, è “di imprimere un cambiamento radicale al problema ormai cronicizzato dei disservizi del porto ‘pagati’ dagli autotrasportatori”. Quello che si augurano i sottoscriventi l’accordo è di creare un precedente, che possa essere ripreso dalle altre realtà portuali italiane. Ed è “una vera e propria rivoluzione” l’aver sancito il diritto dell’autotrasportatore ad essere risarcito dal committente in caso di ritardo nelle operazioni di carico o scarico al porto della merce.
Secondo il patto, la committenza pagherà il costo delle attese, per poi rifarsi sul responsabile, spedizioniere, agente marittimo, terminalista o armatore che sia. Secondo le associazioni dell’autotrasporto, questo cambiamento “innescherà un circolo virtuoso, nel quale tutti verranno coinvolti e che porterà a migliorare l’operatività in porto”. Inoltre le imprese di autotrasporto potranno esigere 100 euro in caso di cambio terminal durante lo scarico di un container o il ritiro di un contenitore vuoto.