Iata: a novembre crescita più contenuta per il cargo aereo
Crescita più lenta a novembre per il cargo aereo mondiale, soprattutto a seguito delle interruzioni alla supply chain e ai vincoli imposti alla capacità dei vettori. Lo rivelano i dati della Iata, secondo i quali a novembre 2021, rispetto allo stesso mese del 2019 (anno pre pandemico preso come riferimento) la domanda misurata in CTK (cargo tonne-kilometres), è aumentata del 3,7%. Una crescita decisamente inferiore a quella dell’8,2% vista a ottobre 2021 e nei mesi precedenti. La capacità è stata del 7,6% inferiore a novembre 2019, dato pressoche invariato rispetto a ottobre.
“La crescita dell’air cargo è stata dimezzata a novembre rispetto a ottobre a causa delle interruzioni della catena di approvvigionamento – ha sottolineato Willie Walsh, direttore generale dell’associazione -. Tutti gli indicatori economici indicavano una domanda forte e continua, ma le pressioni della carenza di manodopera e dei vincoli nel sistema logistico hanno comportato inaspettatamente la perdita di opportunità di crescita. I produttori, ad esempio, non sono stati in grado di portare beni vitali dove erano necessari, compresi i DPI. I governi devono agire rapidamente per alleviare la pressione sulle supply chain globali prima che intacchi permanentemente la forma della ripresa economica da Covid-19”.
Per quanto riguarda il trasporto internazionale, le compagnie aeree dell’Asia-Pacifico hanno registrato una crescita del 5,2% a novembre 2021 rispetto allo stesso mese del 2019. Un dato solo leggermente inferiore al +5,9% del mese precedente. I vettori nordamericani hanno invece registrato un aumento dell’11,4% ben al di sotto del +20,3% di ottobre. Calo anche per i vettori europei che hanno segnato un +0,3% contro il +7,1% di ottobre e per quelli del Medio Oriente (+3,4% contro il +9,7% di ottobre). Infine i vettori dell’America Latina hanno riportato la performance più debole di tutte le regioni, con un calo del 13,6% (-5,6% a ottobre).