Masucci (Fit-Cisl Lazio): ZLS del Lazio sfida cruciale, necessario fare rete
“La formalizzazione dell’istituzione di una Zona Logistica Semplificata è un importantissimo elemento di novità per lo sviluppo e la crescita del tessuto economico regionale e dell’intero centro Italia. Non ci stanchiamo di ribadirlo, fare rete è fondamentale”.
Così il segretario generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, commenta l’istituzione della Zona logistica semplificata che collegherà 29 Comuni del Lazio con le aree portuali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, gestite dall’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale.
Questi Comuni saranno tra i principali beneficiari delle misure previste dal Piano di Sviluppo Strategico che attraverso nuovi investimenti potranno generare ricadute economiche e occupazionali immediate, innescando fattori di sviluppo come domanda di ricerca, innovazione e formazione qualificata con cui le amministrazioni locali saranno chiamate a interagire.
Un’operazione – ha sottolineato Masucci – sostenuta da Fit-Cisl Lazio per l’alto profilo strategico, per la capacità di rappresentare un fattore di facilitazione e di attrazione dentro un periodo temporale di opportunità ben definito, che andrà quindi sfruttato in tutta la sua potenzialità, coniugando pianificazione e risorse disponibili a partire da quelle a valere sul PNRR.
“La sfida è cruciale – ha aggiunto il Segretario – e per questo gli orizzonti devono avere una comune visione, per la quale rilanciamo la necessità di un Patto di Rete“.
Costruire un percorso virtuoso e condiviso
Obiettivo dell’intesa – prosegue Masucci – è unire tutti gli stakeholder nella costruzione di un efficiente ecosistema logistico-industriale, facilitato dallo sviluppo della portualità del Lazio, anche alla luce del riconoscimento di Civitavecchia quale porto Core.
Un complesso organico e funzionale attraverso cui favorire il sistema imprenditoriale, sostenendo i processi di internazionalizzazione. Un sistema che implementi la vocazione multidisciplinare dei territori garantendo la crescita di un’occupazione di qualità in cui salute, sicurezza e sostenibilità dovranno rappresentare gli elementi centrali di moderne e mature relazioni industriali a partire dai settori dei trasporti.
Un processo attraverso cui sarà fondamentale attivare un comune monitoraggio dei mutamenti in atto, anticipando i bisogni formativi, individuando le nuove competenze richieste dai settori, favorendo nuove opportunità occupazionali rivolte, in particolare, ai giovani, e, quindi, orientare l’offerta didattica di Istituti professionali e Atenei verso le nuove esigenze professionali necessarie a un territorio che può avere nella logistica una delle sue principali espressioni innovative.
“Percorso – conclude il Segretario Fit-Cisl Lazio – che può divenire virtuoso solo se partecipato e condiviso“.