Aereo: il 2011 l’anno migliore nella storia di ATR
La crisi non ha colpito ATR che, non solo ha superato indenne il 2011 ma ha chiuso il suo anno record, segnando il 40 per cento di ordini in più rispetto al 2007, che fino ad ora era stato l’anno migliore per la società produttrice di turboprop, una joint venture tra AleniaAermacchi (Finmeccanica) e Eads. L’azienda di Tolosa ha infatti messo a segno 157 ordini e 79 opzioni che portano il portafoglio ordini a superare la cifra dei 5 miliardi di dollari. “Sono dati che mi permettono di confermare un fatturato annuo da 1,35 miliardi di dollari, con un risultato operativo compreso tra l’8 e l’8,5 per cento e una posizione di cassa netta tra i 150 e i 160 milioni di dollari”, ha detto ad Avio-Italia (Trasporti Italia) Filippo Bagnato, amministratore delegato di ATR, anticipando così i dati che saranno diffusi mercoledì 18 gennaio in una conferenza stampa a Parigi. “Questo forte aumento degli ordini ci porterà ad aumentare ancora la produzione. Se il 2011 si è concluso con 54 consegne, nel 2012 consegneremo 72 velivoli, oltre 20 in più rispetto a quelli del 2010, nel 2013 saliremo a 80 e nel 2014 arriveremo a 85”, ha continuato Bagnato, sottolineando che con questa accelerazione negli ordini viene anticipato di due anni l’obiettivo di arrivare a 2 miliardi di dollari di fatturato l’anno. Il piano di incremento della produzione prevede anche un aumento della forza lavoro. “Ci stiamo espandendo come dimensione del montaggio finale e questo ci porterà ad assumere almeno altre 100 persone”, ha aggiunto l’amministratore delegato, specificando che il carico di lavoro aumenterà del 30 per cento anche in Italia, negli stabilimenti AleniaAermacchi di Pomigliano d’Arco, dove vengono realizzate le fusoliere degli aerei a turboelica.
Quasi monopolista del mercato
Nel 2000 il turboprop costituiva solo il 15 per cento della flotta di velivoli regionali. Ora la situazione è completamente diversa, i regional jet non sono più economici per una serie di fattori, primo fra tutti il costo del carburante. Tant’è che se lo scorso anno il 24% del mercato era coperto da jet e il restante 76 per cento da turboprop, quest’anno fatto cento il numero degli aerei ordinati, compresi i jet, ATR rappresenta l’80 per cento del mercato. “Numeri che diventano ancora più imponenti se si pensa solo ai turboprop – ha fatto sapere Bagnato – dove ATR rappresenta il 96% del mercato contro il 4% di Bombardier”. L’aumento della domanda è stato determinato per il 65% da parte dei clienti tradizionali, per il 22% da parte di nuovi clienti (nel 2011 si sono aggiunte altre sei compagnie) e per la quota restante da parte delle grandi compagnie di leasing (Gecas, Aviation Service) che dimostrano così di credere fortemente nel prodotto.
La serie -600
Il 2011 è stato anche l’anno della consegna del primo velivolo della serie -600 a Royal Air Maroc. La nuova serie, che è equipaggiata con una nuova avionica, nuovi motori e una nuova cabina, Armonia, realizzata insieme a Giugiaro, che aumenta il comfort fornendo maggiore spazio sia ai passeggeri sia ai bagagli, ha avuto un forte apprezzamento dal mercato. Al momento ne sono stati ordinati 220, mentre da giugno ad ora ne sono stati consegnati dieci a Royal Air Maroc, Azul, Trip e Trinidad. “I nuovi velivoli – ha continuato Bagnato – si stanno comportando molto bene. Fino ad ora hanno accumulato oltre 3000 ore di volo e stanno mantenendo un indice di affidabilità altissimo, pari al 99,7 per cento”. E l’ultima soddisfazione è arrivata proprio qualche giorno fa, quando l’organizzazione americana “Chicago Good Design”, che premia il miglior disegno industriale, ha dato il primo premio proprio alla cabina Armonia.