Veicoli industriali: rallenta la crescita a gennaio
Il comparto dei mezzi trainati apre il 2022 con il segno positivo (+9,1%) rispetto al 2021, con 1.270 unità immatricolate contro le 1.164 di gennaio dello scorso anno. L’incremento risulta però inferiore ai livelli di dicembre, quando le immatricolazioni, guidate dalle dinamiche di fine anno, avevano fatto segnare un +36% rispetto al 2019. La crescita inoltre, non raggiunge i livelli pre-pandemia: a gennaio 2019 venivano infatti immatricolati 1.421 rimorchi e semirimorchi contro i 1.270 dello scorso mese (-10,6%).
Queste le stime del Centro Studi e Statistiche dell’Unrae per il mercato dei veicoli rimorchiati nel mese di gennaio 2022 rispetto a gennaio 2021 sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS).
“La domanda nel mercato rimorchi e semirimorchi si dimostra anche a inizio anno sostenuta, ma ancora una volta deve fare i conti con la capacità produttiva dei costruttori, che rimane incerta a causa della carenza della componentistica che sta affliggendo tutto il settore – commenta Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae –. Alla luce del momento attuale, i numeri per il comparto appaiono piuttosto positivi ma non si è ancora raggiunto l’obiettivo dei livelli di immatricolazione pre-crisi. Risultato che non sarà facilmente raggiungibile nei prossimi mesi, considerata la discontinuità di fornitura”.
Proroga termini delle per la consegna dei beni ordinati entro il 31 dicembre 2021
L’Unrae esprime comunque soddisfazione per l’approvazione alla Camera dell’emendamento, fortemente sostenuto dall’Associazione, con il quale vengono prorogati dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2022 i termini per la consegna dei beni ordinati entro il 31 dicembre 2021, ai fini della fruizione del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali (ex Superammortamento ed ex Iperammortamento), che comprendono sia quelli di industria 4.0 che gli autoveicoli per trasporto merci.
“L’approvazione dell’emendamento è un passaggio fondamentale per il settore – aggiunge Starace – e l’intervento del decisore politico dà la possibilità alle Case costruttrici di avere una boccata di ossigeno in un periodo in cui i ritardi sulle consegne mettono a dura prova l’operatività delle aziende”.