Una nave a batterie per attraversare lo Stretto: il ministro Giovannini a Messina per l’inaugurazione di Iginia
Primo intervento tangibile di attuazione del progetto per potenziare e migliorare, anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale, l’attraversamento dello Stretto di Messina, per il quale sono stati previsti finanziamenti pari a 510 milioni di euro complessivi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dal Piano Nazionale Complementare (PNC) e altri fondi nazionali.
Presso il porto di Messina, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, dell’amministratrice delegata di Rete Ferroviaria italiana (Rfi), Vera Fiorani, e delle autorità locali, è stata inaugurata la nave ‘Iginia’ della flotta di Rfi, dotata di propulsione green, frutto di un investimento di 7 milioni di euro del PNRR.
La nave Iginia è dotata di batterie che si ricaricano tramite pannelli solari o tramite la presa di terra, una tecnologia che consente il massimo della sostenibilità dal punto di vista ambientale, garantendo zero emissioni di anidride carbonica e di gas serra in porto e nelle manovre di entrata e uscita.
La nuova nave entrerà in esercizio da domani, 8 marzo, in sostituzione della vecchia nave Villa del 1983; verrà utilizzata sulla rotta Messina-Villa San Giovanni per il trasporto di treni passeggeri e treni merci.
“L’inaugurazione della nave Iginia è la dimostrazione che il piano delle iniziative finanziate dal governo per migliorare in tempi brevi l’attraversamento dinamico dello Stretto di Messina, con effetti positivi sul benessere dei cittadini e la competitività delle imprese, era realistico – ha dichiarato il ministro Giovannini –. Il piano per migliorare i servizi, favorendo la transizione ecologica della mobilità marittima, è articolato in numerosi interventi che vanno dalla riqualificazione delle stazioni ferroviarie, degli approdi e delle stazioni marittime al miglioramento dell’accessibilità stradale ai porti. Già dalla prossima estate, grazie all’uso di battere elettriche, il tempo di attraversamento dei treni verrà ridotta da due ore a un’ora”.
Migliorare l’attraversamento dello Stretto: navi, porti, stazioni
L’ibridizzazione della nave Iginia rientra nel programma di riqualificazione del naviglio per il trasbordo ferroviario che prevede interventi di adeguamento ibrido su altre due navi e la realizzazione di infrastrutture a terra per la ricarica, con un investimento complessivo di 20 milioni di euro, finanziato dal PNC.
Per migliorare il servizio di trasporto veloce dei passeggeri sullo Stretto di Messina è poi previsto l’acquisto da parte di Rfi, con il finanziamento di 60 milioni di euro sempre rientranti nel PNC, di tre mezzi navali di nuova generazione a propulsione Gnl/elettrica che consentiranno di ridurre in misura significativa le emissioni inquinanti e il rinnovo delle flotte navali private adibite all’attraversamento (per quest’ultimo intervento saranno erogati contributi a soggetti selezionati tramite bando).
Dalla prossima estate entreranno in esercizio i primi treni dotati di batterie che consentiranno di velocizzare le manovre di carico e scarico, oltre che di eliminare la trazione diesel inquinante. Con l’impiego di treni con le batterie autonome saranno dimezzati i tempi di attraversamento da circa due ore a poco più di un’ora.
Rientrano nel piano per migliorare l’attraversamento dello Stretto anche gli interventi di riqualificazione delle stazioni ferroviarie di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni, dove saranno realizzate opere per il miglioramento dell’accessibilità, attraverso l’inserimento di nuovi ascensori, la creazione di spazi di accoglienza e percorsi accessibili di transito per favorire i collegamenti tra banchine ferroviarie e imbarchi delle navi.
Il Progetto Stretto Green°
Parallelamente, l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto ha avviato il progetto “Stretto Green”, che prevede la realizzazione di un deposito costiero di Gnl e l’elettrificazione delle banchine per l’attivazione del cold ironing nei porti di Messina, Milazzo, Reggio Calabria e Villa San Giovanni, per un investimento complessivo di 50 milioni di euro, che consentirà alle navi di spegnere i motori diesel mentre sono in banchina.
Potenziamento di infrastrutture e mobilità in Calabria e Sicilia
Gli investimenti per migliorare l’attraversamento dello Stretto fanno parte degli interventi di potenziamento e miglioramento delle infrastrutture e della mobilità che riguarderanno la Calabria e la Sicilia. Nel complesso, su un totale di investimenti del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili previsti nei prossimi anni pari a circa 104 miliardi di euro, per la Calabria gli investimenti ammontano a quasi 7 miliardi di euro, una cifra analoga a quella destinata alla Sicilia.
Tali interventi comprendono quelli per l’alta velocità (Palermo-Catania-Messina e Salerno-Reggio Calabria), le ferrovie regionali e i porti, il rinnovo del parco autobus per il trasporto pubblico locale, il potenziamento della mobilità ciclistica, il rafforzamento delle Zone economiche speciali (Zes), il miglioramento di strade provinciali, ponti e viadotti, l’edilizia residenziale pubblica e la rigenerazione urbana.
“Oltre all’alta velocità ferroviaria, le risorse saranno destinate al potenziamento dei porti, alla Statale Jonica e ad altri interventi – ha spiegato il ministro Giovannini, in visita al Porto di Gioia Tauro – che consentiranno alla regione di fare un salto di qualità”.
Accompagnato dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, dal sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio, dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, Giovannini ha visitato i terminal operativi, il gateway ferroviario e il cantiere Fincosit finanziato con le risorse del PNRR.
“Gioia Tauro è una realtà straordinaria, unica – ha sottolineato il Ministro – che può diventare motore di cambiamento non solo per il trasporto marittimo, ma anche per tutte le attività economiche collegate. Abbiamo bisogno di investire in questa direzione. Il porto di Gioia Tauro è un’eccellenza che si inquadra nella strategia complessiva di integrare la logistica nazionale con quella europea”.