Porto di Taranto, operaio muore schiacciato. Sindacati: rimettere al centro la parola sicurezza
Stamattina si è verificato un incidente mortale sul lavoro al quarto sporgente-Lato Ponente del porto di Taranto. Un operaio è stato schiacciato e ucciso da un grosso telaio in ferro che si è ribaltato durante le operazioni di movimentazione a terra di un carico di pale eoliche danneggiate sbarcato poco prima.
Le pale eoliche erano state tutte sbarcate e si stava procedendo al posizionamento a terra dei telai in ferro. Per cause in corso di accertamento, uno di questi si è ribaltato travolgendo l’operaio.
Sindacati: rimettere parola sicurezza al centro agenda politica
“A distanza di poco meno di un anno è il secondo lavoratore che nel porto di Taranto perde la vita durante le operazioni di carico/scarico di pale eoliche. Bisogna scongiurare che eventi tragici come questi accadano ancora eliminando ogni fattore che possa causare incidenti, specialmente in un ambito così ad alto rischio, come quello del porto”, scrivono in una nota la Filt Cgil, la Fit Cisl e Uiltrasporti.
“L’incidente di questa mattina riaccende tristemente i riflettori sugli elevati rischi del lavoro portuale. Occorre rimettere al centro la parola sicurezza nell’agenda delle istituzioni ministeriali e del Governo, a partire dalla emanazione dei necessari provvedimenti di aggiornamento del decreto legislativo 272/99, ripetutamente sollecitati dalle Organizzazioni Sindacali, ed in particolare i regolamenti attuativi sulla “Sicurezza nei luoghi di lavoro settore trasporti e microimprese”.
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti annunciano che per domani 23 marzo 2022, in segno di lutto, hanno indetto uno sciopero nazionale di 1 ora ad ogni fine turno o prestazione di lavoro di tutti i lavoratori dei porti ed il suono delle sirene, alle ore 12:00.