Commissione Ue illustra le opzioni per attenuare i prezzi elevati dell’energia
“I mercati mondiali ed europei dell’energia stanno attraversando un periodo di turbolenze, in particolare dopo l’invasione russa dell’Ucraina. L’Europa deve agire rapidamente per garantire il nostro approvvigionamento energetico per il prossimo inverno e per alleviare la pressione esercitata sui nostri cittadini e le nostre imprese dalle bollette energetiche elevate. Le proposte odierne sono un ulteriore passo avanti nel nostro intenso lavoro su questo fronte”.
Così Kadri Simson, commissaria per l’Energia, a margine della presentazione da parte della Commissione europea delle proposte per un’azione collettiva europea volta ad affrontare le cause profonde del problema sorto nel mercato del gas e a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento a prezzi ragionevoli per il prossimo inverno e oltre. I leader hanno proseguito i dibattiti su queste opzioni in occasione dell’ultimo Consiglio europeo.
Garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico
Dando seguito alla comunicazione REPowerEU e alla dichiarazione di Versailles, la Commissione ha presentato una proposta legislativa che fissa all’80% il livello minimo di stoccaggio del gas per il prossimo inverno al fine di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico; per gli anni successivi questo livello sarà portato al 90%.
Per rispondere alle preoccupazioni circa il persistere di prezzi elevati dell’energia, la Commissione ha inoltre adottato una comunicazione che illustra le opzioni d’intervento sul mercato a livello europeo e nazionale e valuta i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna opzione.
I partenariati dell’Ue con i Paesi terzi per acquistare collettivamente gas e idrogeno possono migliorare la resilienza e far diminuire i prezzi. La Commissione è pronta a creare una task force sugli acquisti congiunti di gas a livello dell’Ue.
Aggregando la domanda, la task force faciliterebbe e rafforzerebbe i contatti internazionali dell’Ue con i fornitori per contribuire a garantire importazioni a prezzi vantaggiosi in vista del prossimo inverno. La task force sarebbe sostenuta da rappresentanti degli Stati membri in seno a un comitato direttivo.
Una squadra negoziale congiunta, guidata dalla Commissione, avvierebbe colloqui con i fornitori di gas e preparerebbe il terreno per futuri partenariati nel settore dell’energia con i principali fornitori, senza limitarsi al Gnl e al gas. La squadra farebbe tesoro dell’esperienza maturata con la pandemia di Covid-19, in cui l’azione a livello dell’Ue è stata fondamentale per garantire l’approvvigionamento di vaccini per tutti.
Certificazione obbligatoria per i gestori dei sistemi di stoccaggio
La proposta legislativa presentata dalla Commissione Ue impone agli Stati membri di garantire che i depositi sotterranei di gas siano riempiti fino ad almeno l’80% della capacità entro il 1º novembre 2022, e fino al 90% per gli anni successivi, con obiettivi intermedi da febbraio a ottobre.
I gestori dei siti di stoccaggio dovrebbero comunicare i livelli di riempimento alle autorità nazionali. Gli Stati membri dovrebbero monitorare i livelli di riempimento su base mensile e riferire alla Commissione.
Gli impianti di stoccaggio del gas sono infrastrutture essenziali per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento. Una nuova certificazione obbligatoria di tutti i gestori dei sistemi di stoccaggio eviterà i rischi potenziali derivanti da influenze esterne sulle infrastrutture di stoccaggio critiche; questo significa che gli operatori non certificati dovranno rinunciare alla proprietà o al controllo degli impianti di stoccaggio del gas dell’Ue.
Inoltre, per chiudere la propria attività, un impianto di stoccaggio dovrà ottenere l’autorizzazione dell’autorità nazionale di regolamentazione. Per incentivare la ricarica degli impianti di stoccaggio del gas dell’Ue, la Commissione propone uno sconto del 100% sulle tariffe di trasporto basate sulla capacità ai punti di ingresso e di uscita degli impianti di stoccaggio.
Misure di emergenza per limitare l’impatto del costo dell’energia
La Commissione è intervenuta sin dall’estate scorsa per attenuare l’impatto dei prezzi elevati dell’energia sulle famiglie e sulle imprese. Due settimane fa la presidente von der Leyen si è impegnata a presentare entro la fine del mese opzioni concrete eccezionali a breve termine per lottare contro il contagio dei prezzi del gas sul mercato dell’energia elettrica.
Gli Stati membri hanno proposto diverse opzioni per misure di emergenza volte a limitare l’impatto dei prezzi elevati dell’energia elettrica. Non esiste una risposta semplice e univoca per affrontare il problema dei prezzi elevati dell’energia elettrica, data la diversità delle situazioni tra gli Stati membri in termini di mix energetico, assetto del mercato e livelli di interconnessione. La Commissione sta valutando i vantaggi e gli svantaggi dei diversi approcci in vista dell’ulteriore esame da parte dei leader europei ed è pronta a portare avanti i suoi lavori.
La Commissione presenterà il suo piano dettagliato REPowerEU e valuterà a maggio le opzioni per ottimizzare l’assetto del mercato dell’energia elettrica; è pronta inoltre a proporre un piano di risparmio energetico dell’Ue. Sta inoltre valutando la possibilità di fornire orientamenti agli Stati membri su come utilizzare al meglio le deroghe mirate specifiche per paese previste dalla direttiva sulla tassazione dell’energia.