Giovannini: in arrivo 4,7mld di euro per il trasporto rapido di massa di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino
In arrivo ulteriori importanti investimenti per una nuova mobilità più sostenibile ed efficiente nelle grandi città metropolitane italiane.
Nel corso di una conferenza stampa online che si è svolta oggi, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha presentato tre schemi di decreto – realizzati di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco – che oggi hanno avuto l’intesa della Conferenza Unificata.
Il programma prevede:
- oltre 4,7 miliardi di euro da destinarsi alle Città metropolitane di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino per interventi di potenziamento delle linee metropolitane e di alcune tranvie;
- 1,7 miliardi di euro a Regioni, Province e Città metropolitane per la manutenzione straordinaria della rete stradale secondaria;
- 1,9 miliardi per l’acquisto di autobus ecologici nelle grandi città.
Nello specifico, lo schema di decreto sul trasporto rapido di massa ripartisce oltre 4,4 miliardi di euro previsti nella legge di Bilancio per il 2022 e 333 milioni di euro di risorse residue del Fondo Investimenti, finanziando i progetti della graduatoria già definita.
Il decreto sulla rete stradale secondaria ripartisce 1,7 miliardi di euro (per il periodo 2022-2029) previsti nell’ultima legge di Bilancio, destinando, per la prima volta, una quota dei fondi statali alla manutenzione delle strade regionali.
Lo schema di decreto sul rinnovo del parco autobus in senso ecologico attribuisce alle singole amministrazioni 1,9 miliardi di euro per l’acquisto di autobus urbani, elettrici o a idrogeno, a zero emissioni.
Giovannini ha spiegato che dopo aver assegnato agli enti attuatori il 99% delle risorse del PNRR di competenza del MIMS, si sta procedendo rapidamente all’attribuzione delle risorse previste nella legge di Bilancio per il 2022: ad oggi è stato ripartito il 41% dei 36,1 miliardi di euro assegnati al Ministero.
“Nell’ultimo anno abbiamo destinato complessivamente 8,7 miliardi di euro al trasporto rapido di massa, 5,9 miliardi alla manutenzione e allo sviluppo delle reti stradali, 2,7 miliardi al rinnovo degli autobus in senso ecologico. Si tratta di uno sforzo senza precedenti che ora Regioni, Province e Città metropolitane devono trasformare rapidamente in cantieri e acquisti, usando le nuove procedure semplificate messe a disposizione dal Governo”.
Le Città metropolitane interessate dai provvedimenti
Alla conferenza hanno partecipato anche i sindaci delle 5 città metropolitane per presentare i rispettivi programmi di lavoro che saranno messi in campo grazie agli investimenti:
- Genova (qui l’articolo dedicato)
- Milano (qui l’articolo dedicato)
- Napoli (qui l’articolo dedicato)
- Roma (qui l’articolo dedicato)
- Torino (qui l’articolo dedicato)
In base allo schema di decreto sul trasporto rapido di massa vengono assegnati: a Genova 418,8 milioni, a Milano 732,2 milioni, a Napoli 796,8 milioni, a Roma 1,8 miliardi, a Torino un miliardo di euro. Tra i progetti ammessi al finanziamento figurano: a Genova, la Skymetro Val Bisagno; a Milano il prolungamento della linea metropolitana M4 per l’aeroporto di Linate e Segrate e l’ampliamento del deposito Gallarate dei treni delle linea metropolitana; a Napoli due lotti del nuovo collegamento tra la stazione alta velocità di Afragola e la rete metropolitana; a Roma la stazione della metro di Piazza Venezia, il prolungamento della metro C e la nuova linea tranviaria Termini-Vaticano-Aurelio; a Torino il prolungamento della linea 2 della metropolitana automatica nella tratta Politecnico-Rebaudengo; a Piacenza 26,5 milioni per la busvia di collegamento tra la stazione ferroviaria e il nuovo polo ospedaliero.
Gli interventi per la rete stradale secondaria
Per quanto riguarda la rete stradale secondaria, lo schema di decreto che ripartisce la cifra complessiva di 1,7 miliardi di euro si pone in continuità con i due decreti che il 16 marzo scorso hanno ricevuto il via libera dalla Conferenza Stato-Città e Autonomie locali e che hanno assegnato per le strade provinciali e delle Città metropolitane un totale di 2,7 miliardi fino al 2029 per interventi di sviluppo e manutenzione di strade, ponti e viadotti.
Lo schema di decreto esaminato oggi dalla Conferenza Unificata destina fino al 2029 finanziamenti pari a 1,4 miliardi di euro per interventi che interessano strade di Province e Città metropolitane, e a 255 milioni per analoghi interventi sulle strade regionali (presenti solo in alcune regioni).
Il provvedimento contiene una specifica disposizione che prevede di adeguare gli interventi, sin dalla fase di progettazione, a criteri ambientali, come la redazione di un piano per la gestione dei rifiuti prodotti, per analisi volte ad evitare possibili interazioni con acqua e suolo, per l’uso di tecnologie a basso impatto ambientale. Le risorse possono essere anche impiegate per realizzare varianti di tracciato che dovessero rendersi necessarie nelle zone ad alto rischio idrogeologico.
Per il rinnovo del parco autobus 1,9 miliardi di euro del Pnrr
Oggi è stato registrato anche un ulteriore passo avanti per il rinnovo del parco autobus. Con l’intesa della Conferenza Unificata allo schema di decreto sull’assegnazione di 1,9 miliardi di euro del Pnrr per il periodo 2022-2026, già ripartiti da un precedente decreto emanato a dicembre 2021, si attribuiscono risorse ai Comuni capoluogo di Città Metropolitane, ai Comuni capoluogo di Regioni o di Province autonome e ai Comuni con un alto tasso di inquinamento.
Le risorse saranno destinate all’acquisto di autobus urbani a zero emissioni, con alimentazione elettrica o a idrogeno e alla realizzazione delle infrastrutture di supporto per la ricarica.
26 tratte ferroviarie ad uso turistico
La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera anche al decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, di concerto con i Ministri dell’Economia e delle Finanze, della Cultura e del Turismo, che definisce una lista di 26 tratte ferroviarie ad uso turistico. Si tratta di linee gestite da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) o da ferrovie regionali che si trovano in zone di particolare pregio paesaggistico, culturale e ambientale, che potranno tornare in servizio o essere maggiormente utilizzate valorizzando i relativi territori, anche grazie ai fondi del Piano Complementare.