Nuova compagnia Aeroitalia, Confael: uno smacco per ITA e per il governo
Sarà pienamente operativa dal prossimo 2 maggio la nuova compagnia Aeroitalia, che nella fase iniziale effettuerà voli charter, per poi inaugurare tratte di linea nazionali fino a offrire, nel 2024, voli a lungo raggio verso Stati Uniti e Sud America. Il primo volo sarà operato dall’aeroporto di Ciampino a Bruxelles.
German Efromovich (già alla guida della compagnia colombiana Avianca) e Marc Bourgarde sono gli investitori del progetto; l’amministratore delegato della nuova compagnia è Gaetano Intrieri.
La flotta di Aeroitalia è composta al momento da 6 aeromobili B737-800, in attesa dell’arrivo dei 787 Dreamliner, che saranno utilizzati per i voli sul lungo raggio.
Congratulazioni per l’operazione dal sindacato Confael Trasporto Aereo
Congratulazioni all’AD Gaetano Intrieri sono state espresse in una breve nota dalla Segreteria Nazionale Confael Trasporto Aereo “per aver adunato attorno a sé vere eccellenze italiane dell’aviazione civile”.
Nella nota il segretario Mario Clemente spiega come Confael abbia “seguito sin dagli albori il processo di costituzione di Aeroitalia accogliendo con entusiasmo e soddisfazione tutte le scelte fatte finora dall’intero management. Aeroitalia sta realizzando con capitali esteri quello che avrebbe dovuto fare ITA con i sonanti miliardi targati UE e marchiati sulla pelle delle prossime generazioni”.
ITA – ricorda Clemente – “è considerata dall’opinione pubblica come la nuova Alitalia e non per i colori, ma di fatto, a meno di un anno dalla sua costituzione, le perdite di ITA confermano una mala gestione della res pubblica che sembra essere trattata come un bene privato dagli amministratori di turno e dai vecchi sindacati che condizionano l’intero mercato del lavoro di questa industria”.
Confael Trasporto Aereo prosegue riportando all’attenzione le criticità ancora in corso sulle selezioni del personale ITA, “il cui unico proprietario è proprio lo Stato, circostanza questa che non si è verificata in Aeroitalia, che pur contando su capitali esteri si attesta come terza compagnia con certificato operativo aeronautico italiano rilasciato da Enac”.
Ironia della sorte – aggiunge Clemente – a finanziare Aeroitalia “è proprio colui che aveva offerto ben 1,5 miliardi di euro per l’acquisto di Alitalia in fallimento e la cui offerta fu sciaguratamente boicottata, si tratta di Sir. Germán Efromovich. Ad Aeroitalia e ai suoi dipendenti quadri e lavoratori va il nostro più sincero augurio di prosperità”.