Suzuki: nel 2021 aumenta il fatturato netto
Nell’esercizio 2021, il fatturato netto di Suzuki è aumentato mentre il risultato operativo è diminuito principalmente a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime. Lo ha comunicato l’azienda con una nota.
I dividendi annuali sono cresciuti di 1 yen (0,01 Euro), arrivando a quota 91 yen (0,7 Euro) su base annuale (YoY).
Nel dettaglio, da aprile 2021 a marzo 2022, il fatturato netto è cresciuto di 390,2 miliardi di yen (3,0 miliardi di Euro) (12,3%) rispetto all’esercizio precedente, durante il quale si è registrato un calo dei risultati della Società dovuto alla pandemia da COVID-19, assestandosi a 3.568,4 miliardi di yen (27,2 miliardi di Euro).
Il risultato operativo è diminuito di 2,9 miliardi di yen (22,1 milioni di Euro) (1,5%) a 191,5 miliardi (1,5 miliardi di Euro) su base annuale (YoY), principalmente a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime.
Il risultato dell’attività ordinaria è aumentato di 14,6 miliardi (111,4 milioni di Euro) (5,9%) a 262,9 miliardi (2,0 miliardi di Euro) su base annuale (YoY), soprattutto grazie all’incremento dei proventi finanziari.
L’utile attribuibile ai soci della controllante è aumentato di 13,9 miliardi di yen (106,1 milioni di Euro) (9,5%), raggiungendo quota 160,3 miliardi (1,2 miliardi di Euro) su base annuale (YoY).
La Società ha fissato l’importo dei dividendi annuali a 91 yen (0,7 Euro) per azione (aumento di 1 yen (0,7 Euro) su base annuale – YoY).
Nel periodo gennaio – marzo, il fatturato netto è diminuito di 8,6 miliardi (65,6 milioni di Euro) (0,9%) a 994,1 miliardi (7,6 miliardi di Euro) su base annuale (YoY), a causa di un calo delle unità vendute in alcuni Paesi come Giappone e India dovuto alla carenza di componenti, compresi i semiconduttori.
Il risultato operativo è diminuito di 10,8 miliardi di yen (82,4 milioni di Euro) (19,5%) a 44,8 miliardi (342,0 milioni di Euro) su base annuale (YoY), principalmente a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime, come l’acciaio.
Il risultato dell’attività ordinaria è diminuito di 14,4 miliardi di yen (110,0 milioni di Euro) (19,5%) a 59,0 miliardi (450,4 milioni di Euro) su base annuale (YoY) mentre l’utile attribuibile ai soci della controllante è diminuito di 8,7 miliardi di yen (66,4 milioni di Euro) (26,0%) raggiungendo quota 24,5 miliardi di yen (187,0 milioni di Euro) su base annuale (YoY).
I segmenti: divisione Automobili
Nel contesto di una continua contrazione della produzione, il fatturato netto è diminuito di 21,4 miliardi di yen (163,4 milioni di Euro) (2,3%) a 893,4 miliardi (6,8 miliardi di Euro) su base annuale (YoY), e il risultato operativo è diminuito di 8,3 miliardi (63,4 milioni di Euro) (18,2%) a 37,1 miliardi di yen (283,2 milioni di Euro) su base annuale (YoY), principalmente a causa dell’aumento dei costi delle materie prime.
Divisione Motocicli
Il fatturato netto è aumentato di 8,7 miliardi di yen (66,4 milioni di Euro) (14,1%) a 69,8 miliardi di yen (532,8 milioni di Euro) (YoY), principalmente per la crescita nelle vendite di modelli di gamma superiore, come la nuova Hayabusa.
Tuttavia, il risultato operativo è diminuito di 2,3 miliardi di yen (17,6 milioni di Euro) (59,5%) a 1,7 miliardi (13,0 milioni di Euro) su base annuale (YoY), in particolare a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime.
Divisione Fuoribordo
Il fatturato netto è cresciuto di 4,1miliardi (31,3 milioni di Euro ) (17,3%) a 27,9 miliardi di yen (213,0 milioni di Euro) su base annuale (YoY) per il continuo e consistente incremento delle vendite di motori fuoribordo in Nord America. Tuttavia, il risultato operativo è diminuito di 0,3 miliardi di yen (2,3 milioni di Euro) (5,9%) a 5,2 miliardi (36,7 milioni di Euro) su base annuale (YoY), principalmente a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime.
Nonostante le preoccupazioni per l’approvvigionamento dei componenti, compresi i semiconduttori, e l’incertezza sulla situazione futura a livello globale, la Società ha delineato le previsioni per l’intero esercizio 2022, che prevedono un fatturato netto di 3.900 miliardi di yen (29,8 miliardi di Euro), grazie in particolare all’aumento delle unità vendute, al miglioramento dei prezzi unitari e al deprezzamento dello yen.