Lavori su imbarcazioni da diporto extra Ue in Italia: le nuove procedure semplificate
Esenzione dalle garanzie fideiussorie e dall’imposizione IVA, per le manutenzioni effettuate in regime di Ammissione Temporanea;
Riduzione delle garanzie doganali fino al 100% per i cantieri autorizzati AEO per le lavorazioni effettate in regime di Perfezionamento attivo;
Procedura unica a copertura di tutte le lavorazioni previste.
Queste le principali novità previste nella Circolare del 27 maggio emanata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, contenente nuove procedure operative per l’introduzione nelle acque comunitarie di unità da diporto con bandiera extra UE da sottoporre a lavorazioni e refitting presso cantieri italiani.
Soddisfazione da parte di Confindustria Nautica, che ha lavorato con l’Agenzia alla messa a punto dell’atto: “La Circolare tiene conto delle esigenze di semplificazione e di riduzione degli oneri amministrativi gravanti sulla cantieristica e restituisce – a legislazione vigente – competitività internazionale alle nostre imprese – commenta il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi –. Ringrazio il Direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, e tutto il suo staff per il lavoro svolto e la sensibilità dimostrata. Confido che il legislatore mostri la medesima attenzione, allineando compiutamente la normativa interna a quella dei Paesi europei nostri competitor”.
Vediamo in sintesi le principali novità contenute nella Circolare.
Ammissione temporanea
L’unità iscritta in un registro estero, di proprietà di un soggetto stabilito al di fuori dell’Unione europea, può essere sottoposta a riparazione e a operazioni di manutenzione e finalizzate alla sua conservazione. Lo svolgimento delle attività di riparazione e manutenzione non comporta l’obbligo di prestazione della garanzia fideiussoria sulle obbligazioni doganali, che è invece dovuta ricorrendo al regime di Perfezionamento attivo.
Rientrano nell’Ammissione temporanea i lavori di manutenzione e riparazione ordinaria dell’unità, del materiale a bordo e dei tender, purché non ne modifichino la struttura o non comportino miglioramenti della performance o considerevole aumento del valore degli stessi.
“A titolo esemplificativo – si legge nella Circolare – i lavori di manutenzione dello scafo, compresi le carene e i ponti (quindi trattamenti, verniciatura, lucidatura e wrapping, falegnameria); manutenzione, riparazione ed eventuale sostituzione di impianti e apparati dell’unità, sistemi propulsivi e apparati delle sale macchine la manutenzione e riparazione di interni”.
Perfezionamento attivo
Per le operazioni che comportano interventi strutturali e apportano delle migliorie di carattere sostanziale all’unità è necessario utilizzare il regime di Perfezionamento attivo, a titolo esemplificativo per:
– la variazione della compartimentazione interna della nave
– le modifiche dello scafo
– l’allungamento della carena o dei ponti
– la sostituzione integrale degli apparati motori
– il rifacimento degli interni dell’imbarcazione.
È prevista un’autorizzazione globale per tutte le operazioni, autorizzata con il sistema CDMS (Customs Decision Management System), riportando le lavorazioni da svolgere ed eventuali ulteriori operatori, diversi dal cantiere titolare dell’autorizzazione. In tal modo il trasferimento di parti e pezzi verso terzi potrà avvenire senza formalità doganali. L’autorizzazione può essere modificata.
Resta ferma la possibilità di autorizzare il regime di Perfezionamento attivo sulla base della presentazione di una singola dichiarazione doganale per una singola lavorazione, tuttavia in questo caso non si applicano le riduzioni previste dalla Circolare per l’importo delle garanzie.
In presenza di autorizzazione CDMS possono essere accordate riduzioni pari al 30% o al 50% dell’importo della garanzia relativa all’IVA, prevista dalle norme, mentre in presenza di un operatore autorizzato AEO l’ufficio competente può concedere un esonero delle garanzie fino al 100%.