Atm: protestavano per mancati stipendi, condannati
Sono 49 i lavoratori dell’Atm di Messina, tra cui il segretario regionale dell’Orsa Mariano Massaro, condannati per interruzione di pubblico servizio dopo aver protestato per tre mesi di mancato stipendio. L’azienda siciliana, da tempo in disastrose condizioni economiche, è stata più volte denunciata per l’incapacità di garantire un decente servizio ai cittadini. Nelle casse, un buco di bilancio di più di 50 milioni di euro, frutto, dice l’Orsa “di una vergognosa gestione dei fondi pubblici da parte dell’amministrazione aziendale”.
I fatti che hanno condotto alla condanna dei dipendenti risalgono ai primi mesi del 2008 quando, dopo il terzo mese di mancati emolumenti, l’insostenibile situazione economica ha portato alla spontanea protesta con il blocco degli autobus in uscita dal deposito. “Ora, dopo il danno, anche la beffa” commenta il sindacato, che esprime la sua piena solidarietà ai colleghi colpiti dal provvedimento. Che ha coinvolto anche il segretario regionale Mariano Massaro: 18 giorni di carcere per aver provato a spostare l’agitazione nelle sedi istituzionali.
Nei prossimi giorni, l’Orsa Sicilia valuterà le più opportune iniziative di contrasto verso la magistratura messinese e le azioni legali nei confronti dell’Atm per le continue violazioni contrattuali e dell’amministrazione comunale per il mancato ripianamento del debito.