Risoluzione ETS: soddisfazione con riserva di Assarmatori
Nei giorni scorsi il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione sulla proposta della Commissione europea per la riforma del mercato dei permessi di emissione di CO2 (ETS – “Emission Trade System”).
Si tratta di un testo legislativo molto importante al fine di ricalibrare il mercato ETS sul nuovo obiettivo della riduzione entro il 2030 del 55% delle emissioni (invece che del 40% previsto precedentemente), e per adattarlo al nuovo sistema di dazi climatici che si applicherà, con introduzione graduale a partire dal 2026, ad alcune merci importate da Paesi che non hanno regimi simili all’ETS per la riduzione delle emissioni.
In una breve nota Assarmatori esprime soddisfazione per le scelte compiute dal Parlamento Ue che, nell’esprimere la sua posizione sul sistema europeo ETS, in vista dell’avvio dei negoziati finali con il Consiglio dell’Unione europea, ha deciso di esentare dall’ETS le tratte effettuate nell’ambito di un contratto di servizio pubblico o soggette a obblighi di servizio pubblico a norma del regolamento sul cabotaggio marittimo.
La relazione approvata dal Parlamento, inoltre – continua l’associazione – riconosce esplicitamente l’esistenza di “impatti avversi” sui servizi che garantiscono la continuità territoriale derivanti dall’ETS, come sostenuto da tempo da Assarmatori.
Prevenire il rischio di trasferimento dal mare alla strada
Si tratta di un passo importante, ma non sufficiente – continua l’associazione. Secondo Assarmatori, infatti, l’esenzione introdotta dal Parlamento europeo dovrà essere estesa nel corso dei successivi negoziati a tutti traffici insulari e alle navi che operano all’interno delle Autostrade del Mare al fine di prevenire il rischio di trasferimento modale inverso dal mare alla strada.
“Adesso ci aspettiamo che i Governi dei Paesi membri accolgano tale richiesta nella posizione negoziale che verrà definita dagli Stati membri in vista del Consiglio dei Ministri dell’ambiente previsto il 28 giugno e nei successivi negoziati interistituzionali con il Parlamento – commenta il presidente di Assarmatori, Stefano Messina, –. Si tratta infatti di una misura essenziale per tutelare la mobilità e il turismo locali, e quindi la continuità territoriale, e preservare l’intermodalità dall’aumento dei costi derivanti dall’ETS sul trasporto marittimo”.
Perplessità sulla tempistica e clausole contrattuali obbligatorie
Positiva anche la proposta del Parlamento Europeo di destinare il 75% dei proventi derivanti dall’ETS al settore del trasporto marittimo per finanziare progetti e investimenti volti al miglioramento dell’efficienza energetica di navi e porti, all’adozione di tecnologie e infrastrutture per la decarbonizzazione del settore, anche per quanto riguarda il trasporto marittimo a corto raggio e i porti, alla ricerca e sviluppo e all’adozione di combustibili alternativi e sostenibili.
L’associazione esprime invece alcune perplessità in merito ad altre modifiche approvate nella posizione del Parlamento europeo, in particolare per quanto riguarda la tempistica di applicazione dell’ETS e la previsione di clausole contrattuali obbligatorie sul trasferimento dei costi dal proprietario all’operatore della nave.
“Auspichiamo – conclude il presidente Messina – tali proposte vengano opportunatamente ricalibrate nel corso dei negoziati secondo criteri più realistici e valutando soluzioni pragmatiche”.