Transizione energetica. Giovannini: in 18 mesi un piano da oltre 500 miliardi
Un piano di investimenti infrastrutturali da oltre 500 miliardi in 18 mesi, fondi a valere sulla visione descritta nell’Allegato Infrastrutture al Documento di Economia e Finanza.
Questi i numeri che rendono evidenza, in estrema sintesi, del quadro descritto dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, che ha partecipato alla 48a edizione del Forum Ambrosetti a Cernobbio, come relatore del panel dedicato alla governance della transizione energetica, moderato da Adair Turner, chairman della Energy Transitions Commission.
Durante l’incontro, a cui hanno partecipato anche Teresa Ribeira, Vicepremier della Spagna e Ministra della Transizione Ecologica, e Andris Piebalgs, Commissario Europeo per lo Sviluppo tra il 2010 e il 2014, è stata presentata la ricerca “Decarbonization Roadmaps for Europe”, sulla transizione energetica nel settore dei trasporti.
Nel proprio intervento, il Ministro ha puntato a far emergere in particolare la forte concretezza delle azioni intraprese dal Mims negli ultimi 18 mesi all’insegna di tre parole d’ordine: pianificazione, investimenti, riforme.
“I piani e i documenti di pianificazione a volte sono considerati dei ‘libri dei sogni’, ma sono invece estremamente concreti e vanno oltre il 2026, quindi oltre l’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ha dichiarato il Ministro –. Abbiamo assicurato che in futuro le infrastrutture siano disegnate in modo sostenibile – da un punto di vista sociale, ambientale ed economico – recependo strettamente le regole del Next Generation EU, in particolare per ciò che concerne il principio del ‘Do no significant harm’, ovvero non danneggiare significativamente l’ambiente”.
I cambiamenti normativi e l’importanza della ricerca scientifica
Tra le azioni più significative, Giovannini ha citato i cambiamenti normativi, con particolare riferimento all’introduzione dell’obbligo della relazione di sostenibilità a partire da tutti i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e il nuovo Codice degli Appalti, che incorpora tutti i nuovi approcci che guideranno gli appalti pubblici nei prossimi dieci anni.
Il Ministro ha voluto sottolineare anche il lavoro del Mims in termini di ricerca scientifica e, in particolare, i risultati del Rapporto “Decarbonizzare i trasporti. Evidenze scientifiche e proposte di policy” (Leggi l’approfondimento curato dalla Redazione in occasione della presentazione del Rapporto), uno dei pochi studi internazionali che illustra le strategie per la decarbonizzazione analizzando le diverse tecnologie e l’impatto dei vari vettori energetici in tutti i settori del trasporto.
“Sul tema del cambiamento climatico non dobbiamo ragionare solo in termini di mitigazione, ma anche di resilienza e adattamento – ha concluso il Ministro –. Il cambiamento climatico è già con noi; alcuni eventi estremi sono figli della situazione che viviamo e per questo è necessario orientare gli interventi anche in questa direzione, come fatto nel nuovo Contratto di Programma Quinquennale di RFI”.