Impresa comune ferroviaria europea: via ai primi progetti per oltre 568 milioni di euro
Gestione della rete ferroviaria europea, dell’automazione e della digitalizzazione delle operazioni ferroviarie, dei sistemi sostenibili e resilienti, del trasporto ferroviario di merci che renda più fluida la filiera logistica e più capillari le linee regionali.
Al via i sei grandi progetti pilota finanziati nell’ambito del primo invito a presentare proposte per attività di ricerca e innovazione ferroviaria dell’Impresa comune ferroviaria europea per un valore complessivo di 568,4 milioni di euro. Il cofinanziamento di Europe’s Rail ammonterà a 232,8 milioni di euro.
Questi primi progetti daranno il via alle attività di ricerca e innovazione dell’impresa comune e si baseranno sui risultati della fase precedente, Shift2Rail, aprendo la strada alla diffusione di soluzioni operative e tecnologiche innovative nella rete europea.
Soddisfazione da parte di Henrik Hololei, direttore generale per la Mobilità e i Trasporti della Commissione Europea, per il risultato ottenuto dalla prima Call di Europe’s Rail che “ha attratto progetti di buona qualità che modernizzeranno le ferrovie e realizzeranno un vero e proprio spazio ferroviario europeo unico”.
Hololei ha sottolineato come proprio nel corso dell’estate che sta per finire si sia registrato un consistente aumento dei passeggeri ferroviari in molte parti d’Europa. Purtroppo, abbiamo anche visto treni affollati e stazioni congestionate, fenomeni che hanno sollevato forti dubbi sul fatto che il nostro sistema ferroviario sia in grado di far fronte all’aumento della domanda.
Se gli operatori ferroviari vogliono espandere ulteriormente i loro servizi, l’Europa disporrà di treni passeggeri e di capacità sufficienti? Saremo in grado di far funzionare un numero sufficiente di vagoni merci da rendere la ferrovia un’alternativa conveniente ad altri modi di trasporto e anche per il trasporto di grano ucraino? La capacità dei binari sarà tale da far circolare più treni?
“La risposta a queste domande – conclude il DG Hololei – è un moderno ERTMS che aumenta la capacità ferroviaria, sviluppando regole comuni per operazioni efficienti. Confidiamo che l’industria ferroviaria europea si metta in una posizione chiave per realizzare questi cambiamenti”.
Entro la fine di settembre la seconda Call for proposals
La prima Call for proposals del programma Europe’s Rail era aperta a tutti i soggetti ammissibili in conformità con le regole di partecipazione di Horizon Europe, per garantire una più ampia rappresentazione della catena di valore del settore ferroviario europeo, dalla comunità scientifica e di ricerca ai grandi operatori ferroviari, e non solo. Saranno oltre 200 soggetti provenienti da 14 Paesi a sviluppare nuove soluzioni per una ferrovia europea.
“Il successo della convergenza del sistema ferroviario verso una rete ‘una’, senza soluzione di continuità, resiliente, interoperabile, sostenibile ed efficiente dipenderà dalla capacità del settore di lavorare insieme, re-inventarsi e sfruttare i suoi punti di forza con un approccio incentrato sull’utente – sottolinea Carlo Borghini, direttore esecutivo di Europe’s Rail Joint Undertaking –. I grandi progetti pilota finanziati nell’ambito di questo primissimo invito a presentare proposte fanno esattamente questo: riuniscono il settore ferroviario europeo e gli consentono di trasformarsi attraverso un approccio di sistema integrato che andrà a beneficio dei passeggeri e della catena di approvvigionamento europei e risponderà agli obiettivi politici dell’UE”.
Una seconda Call for proposals riguardante la ricerca esplorativa e altre attività dovrebbe essere lanciata entro la fine di settembre 2022 e sarà seguita da altre Call su base indicativa annuale.