Autotrasporto: riparte il confronto con il Governo
Dopo gli eventi di gennaio che hanno segnato il settore (dalle iniziative legislative del Governo al fermo proclamato da Trasporto Unito e dalle associazioni siciliane), riparte il confronto diretto tra i tre attori del tavolo di filiera del settore: Governo, associazioni dell’autotrasporto e committenza.L’appuntamento è per giovedì 9 con un incontro organizzato dal Direttore Generale per l’Autotrasporto del Ministero Enrico Finocchi ed al quale dovrebbero partecipare le associazioni di categoria dell’autotrasporto e i rappresentanti della committenza. La formula sembra essere la stessa del tavolo tripartito organizzato nei mesi scorsi dalla Consulta per la Logistica. Il giorno prima, mercoledì 8, ci sarà invece un incontro specifico con i rappresentanti di Trasporto Unito, che per questo motivo hanno sospeso il previsto fermo delle bisarche proclamato per il 6 febbraio.
Ciaccia: nuovi fondi per le autostrade del mare
“Il governo ha fornito risposte concrete alle problematiche del settore che sta subendo ripercussioni forti legate alla crisi, ottemperando agli impegni assunti anche per quanto riguarda il confronto con le categorie di settore, attraverso una serie di azioni poste in essere sia con il decreto Cresci-Italia, sia con il decreto legge sulle Semplificazioni, sia per via amministrativa. Le associazioni più rappresentative hanno responsabilmente preso atto dell’impegno de governo e rinunciato ad azioni di protesta”. Così il vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti Mario Ciaccia, durante l’audizione in Commissione Trasporti della Camera sull’attuale situazione dell’autotrasporto. In particolare, Ciaccia ha ricordato che “sono state accelerate le procedure per il rimborso delle accise per il gasolio. Riguardo ai pedaggi, che sono costati 133 milioni di euro nel 2011, sono stati stanziati 70 milioni e sono previsti rimborsi per altri 100 milioni per il 2012”. Infine, ha concluso Ciaccia, “È condivisa la proroga agli incentivi per l’utilizzo delle vie del mare. A questo scopo sono in corso di assegnazione 30 milioni di euro come stanziamento definito con l’intesa di tutte le associazioni”, ma per questo bisogna aspettare l’autorizzazione della Commissione europea”
Il dibattito tra associazioni: la lettera di Cinzia Franchini
Nell’ambito del dibattito interno tra le associazioni di categoria, da segnalare la lunga lettera di Cinzia Franchini, presidentessa di Cna-Fita, associazione che ha assunto da tempo posizioni laterali rispetto alla confederazione Unatras di cui fa parte. “Per esprimere la nostra opinione abbiamo atteso fino ad oggi intenzionalmente, ovvero solo dopo l’esito del fermo, per non dare adito a ulteriori strumentalizzazioni da parte di chi continua a non comprendere le ragioni del nostro percorso scagliandosi contro la Cna-Fita che avrebbe sparigliato le carte e compromesso, a loro insindacabile giudizio, l’unitarietà della categoria”, afferma la Franchini, che dedica la parte centrale della sua comunicazione ai costi minimi.“Giudichiamo le leggi dai risultati e non dalle supposizioni. In concreto l’83-bis e i costi minimi di sicurezza non ci hanno cambiato la vita e soprattutto non ci hanno messi al riparo dagli aumenti del costo del gasolio, dei pedaggi, delle assicurazioni e dei traghetti. Pochi applicano quei costi e quando li richiediamo ci rispondono “avanti un altro” che puntualmente è lì a stracciare il prezzo”. Secondo la Franchini sono due gli elementi che minano alla base la legge:“La mancata condivisione da parte della committenza e soprattutto il fatto che qualora tutto quanto sopra fosse ottenuto, come è già in parte accaduto, alla fine l’onere della denuncia, in mancanza di controlli massicci, ricadrà sempre e comunque sulla parte debole contrattualmente, ovvero l’autotrasportatore (…) Per questo abbiamo ripreso l’interlocuzione interrotta più di un anno fa con la committenza ed in particolare con Confetra e Confindustria”.
FdB