Con il caro carburanti gli italiani al volante adottano comportamenti più virtuosi
Verde self service a 1,817 euro/litro, diesel a 1,868 euro/litro: oggi si placano le quotazioni dei prodotti raffinati dopo quattro rialzi consecutivi.
L’aumento dei costi dei carburanti e il mancato rinnovo del taglio delle accise da parte del Governo è uno degli argomenti centrali del dibattito mediatico di questi giorni.
Ma come stanno reagendogli italiani ai nuovi assetti considerando che l’auto privata resta il mezzo preferito?
Secondo l’analisi del Centro Studi di AutoScout24, il caro carburanti inizia ad avere un impatto sulle abitudini quotidiane di utilizzo dell’auto, come confermato dal 42% del campione, ma in futuro potrebbe aumentare sensibilmente (69%) se il costo dovesse aumentare ulteriormente.
La maggior parte delle persone usa l’auto più di 5 giorni a settimana (73%), tanti percorrono più di 10mila chilometri all’anno (69%), quasi sei su dieci spendono in media tra i 100€ e i 300€ al mese di carburante e per il 15% supera i 300€.
Abitudini degli automobilisti in evoluzione
Il campione ha dichiarato di aver modificato il proprio modo di utilizzo dell’auto, in questa fase il vero cambiamento riguarda l’adozione di comportamenti virtuosi come la scelta accurata del distributore in base al prezzo più economico, passata dal 27% di luglio 2022 a ben il 61%, e la tendenza a fare rifornimento esclusivamente al self service, cresciuta dal 29% all’attuale 58%.
Cresce anche la quota di chi guida in modo “soft” per ridurre i consumi (37%) e il 27% usa l’auto solo se strettamente necessario. Ma c’è anche chi ha iniziato a usare le app dedicate o il web per individuare le stazioni più economiche (16%).
Se l’aumento dei prezzi ha quindi un impatto diretto sulle abitudini degli italiani, al momento, soprattutto nell’usato, sembra non influire nella scelta dell’alimentazione confermando l’interesse verso modelli termici, con il diesel che resta la scelta principale.