Ferrovie: la Commissione europea avvia un’indagine sulle misure di sostegno francesi a favore di Fret SNCF
La Commissione europea (CE) ha annunciato un’indagine approfondita sulla conformità delle misure di sostegno francesi a favore di Fret SNCF con le norme UE in materia di aiuti di Stato. Il beneficiario di queste misure è Fret SNCF SAS, una società interamente controllata dall’operatore ferroviario francese SNCF SA.
La Commissione europea ha iniziato a valutare le potenziali violazioni delle norme UE in materia di aiuti di Stato a causa delle continue perdite coperte dalla società madre attraverso anticipi di cassa infragruppo dal 2007 al 2019.
Fret SNCF è infatti costantemente in deficit, tranne nel 2021. Nel periodo dal 2007 al 2019, le sue perdite sono state costantemente coperte dalla sua controllante SNCF mediante anticipazioni di cassa infragruppo, che costituiscono risorse pubbliche dovute alla proprietà e al controllo statale.
Risorse pubbliche
L’indagine si concentrerà sulla conformità o meno dell’uso di risorse pubbliche da parte del governo per sovvenzionare Fret SNCF SAS con le norme sugli aiuti di Stato. Secondo il diritto dell’UE, se i fondi pubblici vengono utilizzati per finanziare le perdite di un’azienda, ciò deve avvenire in linea con le leggi e i regolamenti vigenti in materia di concorrenza. In questi casi, la Commissione Europea deve prendere in considerazione qualsiasi vantaggio economico selettivo concesso a una particolare impresa rispetto a un’altra che possa essere derivato dall’uso di fondi pubblici.
Vantaggi sproporzionati per Fret SNCF
La Commissione intende inoltre esaminare se i vantaggi concessi a Fret SNCF SAS siano stati o meno sproporzionati rispetto a quanto ci si aspetterebbe normalmente in un’economia di mercato senza intervento statale. Si tratta di valutare se le misure di sostegno sono necessarie, appropriate e proporzionate per garantire un’adeguata concorrenza sul mercato. Inoltre, si determinerà anche se sono state messe in atto sufficienti misure di salvaguardia per evitare indebite distorsioni della concorrenza in altri settori dell’economia derivanti da queste misure di sostegno.