A Novara nuovi binari di carico al Terminal di Agognate di Intermodaltrasporti
All’interno dell’area logistica di Novara sorge il Terminal di Agognate, un hub intermodale nato della visione strategica di Intermodaltrasporti, realtà imprenditoriale strutturata attiva nella logistica integrata e nel trasporto multimodale fondata dalla famiglia Fiorini.
Il Terminal opera in una zona ben infrastrutturata e collegata dal punto di vista dei nodi viari e ferroviari, in strettissima connessione con l’area industriale di Milano.
La famiglia Fiorini ha investito nella riqualificazione di una preesistente area industriale
abbandonata, riattivandola e restituendo al territorio un’infrastruttura che Novara sta riscoprendo come eccellenza della logistica intermodale e più sostenibile delle merci.
Oggi il terminal è diventato uno snodo strategico per la rete di trasporto merci italiana ed europea, e i recenti fondi dell’Ue del programma Connecting Europe Facility (CEF), ottenuti grazie al progetto “CEMT”, contribuiranno a rendere il terminal ancora più efficiente.
Cosa vi ha spinto a mettere in atto questo progetto sfidante cinque anni fa?
Intermodaltrasporti, nell’ottica di consolidare la posizione di mercato, consapevole al tempo stesso delle potenzialità di sviluppo legate al know-how maturato, all’esperienza ed alla visibilità internazionale acquisita, ha intrapreso un’azione di ricerca rivolta ad individuare nel Nord Italia un’area industriale dotata di un’infrastruttura ferroviaria indispensabile per accogliere l’arrivo di treni completi dedicati, al fine rispondere alle richieste di una clientela europea sempre più esigente che potesse contare su superfici ampie sia coperte che scoperte dove far transitare, stoccare e distribuire le merci per la clientela finale.
Nel mese di Luglio 2016 la ricerca si è soffermata su un’interessante area industriale di circa 180.000 mq. situata a ridosso dell’hinterland milanese nella frazione di Agognate (No), dotata di due immobili con superficie di circa 11.000 mq cadauno e di un raccordo ferroviario, che seppur in disuso, avrebbe consentito, una volta ripristinato, di soddisfare
a pieno le esigenze infrastrutturali trasformando l’area logistica in un vero e proprio Hub Ferroviario.
Tale iniziativa avrebbe assicurato alla società negli anni a venire, un salto di qualità dimensionale e organizzativo e la garanzia di una crescita in termini di quote di mercato su scala europea nel settore della logistica dei prodotti sfusi.
Oggi l’area è nella disponibilità operativa di Intermodaltrasporti che ha eseguito le opere necessarie per convertire e rendere fruibile l’infrastruttura secondo i propri progetti.
L’obiettivo di Intermodaltrasporti andava infatti ben oltre: esso mirava cioè a sfruttare il terminal ferroviario in tutte le sue potenzialità favorendo l’arrivo di treni completi anche negli orari diurni, ciò che richiedeva che Agognate diventasse stazione ferroviaria, come in effetti è appena avvenuto.
L’intera politica dei trasporti europea verte infatti sui corridoi europei TEN-T (Scandinavo-Mediterraneo e Reno-Alpi), che interessano il nostro Paese in particolare l’area di Novara dove sorge il terminal di Agognate.
La famiglia Fiorini, ha investito nella riqualificazione della preesistente area industriale abbandonata, riattivandola e restituendo infine al territorio un’infrastruttura che Novara sta riscoprendo come eccellenza della logistica intermodale e sostenibile delle merci.
Agognate è attualmente un terminal con una superficie complessiva di oltre 300.000 mq, un’area ben servita sia da nodi ferroviari che viari, forte di un posizionamento strategico anche come possibile retroporto di interesse per Genova.
Quali sono gli attuali numeri del Terminal?
Intermodaltrasporti sull’area di Agognate gestisce un terminal ferroviario attrezzato per le movimentazioni ed il trasporto di tutti i tipi di unità di carico, container e casse mobili e per offrire servizi logistici completi e di alta specializzazione per la logistica dei prodotti imballati e di quelli alimentari e chimici sfusi.
L’area è organizzata per stoccare le unità di carico con l’ausilio di gru semoventi; gli hub di stoccaggio di circa 11.000 mq cadauno offrono servizi di magazzinaggio per diverse tipologie di merce imballata e sfusa.
La struttura è dotata al momento di un fascio di 3 binari cui se ne aggiungeranno altri 4 uno dei quali di 740 m conforme pertanto agli standard europei previsti per l’alta capacità.
Il terminal è strategico non solo per i traffici merci in partenza e destinazione per le diverse aree industriali europee ma anche per i porti del nord ovest italiano per i quali Agognate potrà divenire una vera e propria infrastruttura retroportuale una volta ultimato il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi e Nodo di Genova.
Attualmente all’interno dell’hub vengono gestiti 6 treni a settimana tutti provenienti da paesi dell’UE. Le prossime fasi di sviluppo prevedono ulteriori 6 coppie di treni fino a 13 coppie di treni sul finire del 2023.
Il Terminal nel 2022 ha movimentato e gestito circa 200.000 tonnellate di merci.
Attualmente ci sono progetti in campo per il potenziamento infrastrutturale?
Intermodaltrasporti continua costantemente a lavorare sul proprio potenziamento infrastrutturale e entro il 2025, intende ultimare l’ampliamento dei piazzali a servizio del terminal fino a 100.00 mq e dotare il terminal di ulteriori quattro binari in aggiunta ai tre già attivi, di cui uno da 740 metri che consentirà l’ingresso di treni di capacità e dimensionamento europeo.
In questo quadro, il contributo dell’Unione europea tramite il programma Connecting Europe Facility (CEF) ottenuto da Intermodaltrasporti nel 2022 seguito aggiudicazione del bando del progetto “CEMT” Capacity enhancing of Multimodal transport at the Terminal of Agognate-Novara”, evidenzia la bontà e la rilevanza strategica del progetto di investimento in Agognate.
Il supporto europeo è finalizzato alla realizzazione del fascio di 4 nuovi binari, di una nuova asta di manovra, di un binario di collegamento e di un piazzale per la movimentazione e stoccaggio dei carichi a servizio della nuova area operativa situata ad Ovest del Terminal.
E dal punto di vista della digitalizzazione ci sono strategie in atto?
Questo sviluppo è abbinato all’introduzione di un sistema di “tracking and tracing” dei carichi e di videosorveglianza per una più efficiente gestione delle movimentazioni con minor spostamenti delle gru ed emissioni climalteranti all’interno della struttura. Al miglioramento delle infrastrutture fisiche conseguirà quello delle infrastrutture digitali,
in un’ottica di interoperatività del terminal attraverso una piattaforma informatica che interconnetterà i sistemi di gestione IT utilizzati dai vari players, semplificando così anche le pratiche doganali”.
Quali sono i principali obiettivi del progetto CEMT?
Il progetto “Capacity enhancing of Multi-modal transport at the Terminal of Agognate-Novara” (CEMT) volto all’ampliamento dell’hub terminalistico di Intermodaltrasporti è rientrato tra le proposte finanziate dal bando Trasporti 2021 del Programma Connecting Europe Facility (CEF) della Commissione europea.
Il co-finanziamento europeo supporterà il potenziamento infrastrutturale e tecnologico del Terminal, tramite la realizzazione di un nuovo fascio di 4 binari e un piazzale di servizio per la movimentazione e lo stoccaggio di container e casse mobili di 45.000 mq, unitamente alla messa in opera di sistemi di tracking & tracing e di videosorveglianza.
Gli investimenti previsti dal progetto CEMT, inseriti nel quadro di una serie di interventi attuati da Intermodaltrasporti, consentiranno al Terminal di Agognate-Novara di assumere la classificazione di stazione ferroviaria e di sviluppare ulteriormente il traffico Intermodale lungo le direttrici nord-sud ed est-ovest e verso i porti italiani, europei ed extra europei, divenendo così un’infrastruttura di riferimento per tutti gli operatori del settore.
Il contributo della Commissione europea al potenziamento del Terminal sottolinea la rilevanza strategica del nodo “Core” di Novara, situato nel punto di intersezione tra i corridoi Mediterraneo e Reno-Alpi della rete TEN -T, ed evidenzia l’importante ruolo che l’infrastruttura può svolgere nella diminuzione degli spostamenti su gomma con la conseguente riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera nel rispetto degli obiettivi ambientali dettati dall’agenda 2030.