Marche, l’unione fa la forza: dialogo tra porto, aeroporto e interporto per il lancio di un Polo intermodale
Firmato in Regione, sotto l’egida del Presidente Francesco Acquaroli, un protocollo d’intesa per la creazione del Polo intermodale delle Marche. L’accordo porta la firma, oltre che di Acquaroli, dell’amministratore delegato e direttore generale dell’Aeroporto delle Marche, Alexander D’Orsogna, del presidente di Interporto, Massimo Stronati, e del presidente dell’Autorità di sistema portuale Mare Adriatico, Vincenzo Garofalo.
Da tempo, infatti, le tre infrastrutture, “vicine di casa”, non dialogavano rendendo vana l’idea di un’offerta intermodale complessiva che potrebbe aumentarne la competitività su scala nazionale e internazionale.
Gli obiettivi
L’integrazione tra porto, aeroporto e interporto, infatti, costituisce la base di un saldo rilancio economico della Regione, sia dal punto di vista dell’offerta per il trasporto merci che per quello passeggeri.
L’intesa è finalizzata a diversi traguardi: aumentare la competitività del territorio regionale e delle imprese, aumentare l’occupazione e ridurre il carico inquinante collegato al trasporto merci e passeggeri.
La riduzione delle emissioni inquinanti si otterrà con lo shift modale. Nel caso delle merci, passando dalla strada alla ferrovia e quindi facendo leva sul sistema integrato porto-interporto. Nel caso delle persone, lo shift è dal mezzo privato al TPL o comunque al minore utilizzo del mezzo motorizzato, nell’ambito delle varie combinazioni strada–mare-ferro-aria.
Prioritario dunque finanziare e realizzare le grandi opere di connessione dei tre nodi intermodali con la rete ferroviaria e la grande viabilità stradale: ultimo miglio stradale del Porto di Ancona – nuovo collegamento veloce con la SS16; potenziamento della connettività e dell’accessibilità dell’Aeroporto delle Marche; ultimo miglio e intermodalità: collegamento ferroviario merci del Porto di Ancona e dell’Interporto di Jesi.
La strategia
Come ha sottolineato il Presidente Acquaroli: “Tre infrastrutture così importanti, così costose e così strategiche e anche così vicine, dovrebbero presentarsi insieme sul mercato”.
Ed è esattamente quanto faranno in attuazione del protocollo d’intesa. Alle prossime fiere ed anche sul mercato verrà presentato il “Polo Intermodale delle Marche”.
Obiettivo principe intercettare i mercati con una offerta più ampia e strutturata anche perché si tratta di una dorsale che al di sotto di Bologna non ha grandi hub che possano essere fruibili e competitivi.
Il tavolo di lavoro, coordinato dalla Regione, dovrà monitorare i progetti in corso e gli studi di fattibilità.