Addio a Gavio, l’imprenditore delle autostrade
E’ morto a 77 anni Marcellino Gavio. L’imprenditore, che controllava attraverso la holding Aurelia società quotate come Sias e Autostrada To-Mi (ed era uno dei maggiori soci di Impregilo), era nato a Tortona, provincia di Alessandria, nel 1932.
Titolare negli anni ottanta di numerose imprese di costruzioni (Itinera, Italvie, Codelfa, Marcora), Gavio arrivò a rilevare buona parte delle società autostradali italiane, grazie al processo di privatizzazione avviato negli anni Novanta. L’imprenditore giunse così a controllare un consorzio di undici concessionarie, collocandosi al terzo posto tra gli operatori autostradali italiani
Attraverso la holding Argofin, poi fusa nella controllante Finstrade, a sua volta assorbita dalla holding di famiglia Aurelia, Gavio rilevò due tra le più importanti imprese di costruzioni italiane: Itinera e Grassetto Lavori di Salvatore Ligresti. Al gruppo di Gavio facevano riferimento anche Autostrada Torino-Alessandria-Piacenza, Autostrade Valdostane, Autostrade Torino Ivrea Valle d’Aosta, Autostrada dei Fiori e Autostrada Ligure Toscana.
Il gruppo guidato da Gavio, attraverso la Sias Spa, ha il controllo della “Salt” (Genova-Livorno) e della “Autocisa” (La Spezia-Parma) e l’Autostrada dei Fiori. In quanto azionista di minoranza, Gavio era presente anche nella società Raccordo Autostradale Valle d’Aosta.
Dal febbraio 2007 era proprietario di una delle quote di controllo dell’azionariato di Impregilo, la più grande società di costruzioni e ingegneria italiana, in precedenza controllata da Gemina della famiglia Romiti. Tramite Impregilo Gavio era entrato nell’operazione per il Ponte sullo Stretto di Messina.
Negli anni novanta si era trovato coinvolto col suo braccio destro Bruno Binasco in Tangentopoli. Dopo un blitz nella Milano Serravalle, la società che gestisce le tangenziali milanesi, nel 2005 Gavio aveva lasciato la partita.