Europa: Strasburgo boccia la tassa sulle emissioni diesel
Evitata per ora la stangata sugli autotrasportatori, ma è scontro tra Parlamento e Commissione europea sulle accise per i carburanti. La plenaria di Strasburgo ha approvato con 374 sì, 217 no e 73 astenuti un parere che boccia la proposta “ambientalista” dell’esecutivo per una tassazione dei carburanti fondata sul principio di emissione di Co2 e di “contenuto energetico” che di fatto avrebbe eliminato dal 2013 i vantaggi fiscali a favore del diesel. “Si tratta di un grandissimo risultato, che premia il lungo lavoro di sensibilizzazione svolto a Bruxelles dall’Uetr e da Confartigianato Trasporti: esprimo tutta la mia soddisfazione per gli esiti del voto e ringrazio inoltre pubblicamente gli eurodeputati italiani, che ci hanno ascoltato e hanno compreso le argomentazioni alla base delle nostre posizioni” ha commentato il presidente di Uetr e di Confartigianato Trasporti Francesco Del Boca. Il parere parlamentare, non vincolante, andrà ora al Consiglio dei Ministri Ue che dovrà decidere all’unanimità se le modifiche saranno attuate. In particolare è previsto un periodo transitorio di dieci anni, a partire dal 2013, durante il quale potrà essere gradualmente ridotto il vantaggio del diesel sulle accise rispetto agli altri carburanti. Il testo del parere parlamentare di fatto si oppone al principio della cosiddetta “neutralità” fiscale proposta dalla Commissione europea nell’ambito della strategia 20-20-20 per la riduzione delle emissioni di Co2 in Europa entro il 2020. La proposta della Commissione europea vorrebbe che le tasse sui prodotti energetici fossero calcolate su due principi: l’emissione di CO2 e il contenuto energetico del prodotto. Gli eurodeputati hanno quindi approvato il mantenimento del gasolio professionale per gli autotrasportatori, contrariamente a quanto proponeva la Commissione. “Il risultato è tanto più rilevante – commenta ancora del Boca – in quanto la disposizione sulle accise per la sostenibilità ambientale (emissioni di CO2) contenuta nel testo di legge delega fiscale approvato pochi giorni fa dal Consiglio dei Ministri italiano rimanda alle decisioni prese a livello comunitario e l’esito del primo voto fa il paio con quello del secondo: l’esito di questo voto riguarda l’autotrasporto italiano tutto”.
Paolo Castiglia