Maltempo, pista di Linate chiusa per pulizie
Chiusa “per pulizie” la pista dell’aeroporto di Linate. E’ l’ultimo atto della serie di disagi continui nei trasporti causati dal forte maltempo nelle ultime 48 ore. Ritardi e cancellazioni che hanno colpito tanto le autostrade, quanto le ferrovie, quanto gli aerei.
E’ stata una nevicata continua quella che ha messo a dura prova il sistema degli scali milanesi. I voli hanno cominciato a essere cancellati lunedì pomeriggio. E alle 21 di martedì l’aeroporto di Linate è stato tecnicamente “chiuso”: stop ai movimenti di aerei, per un breve lasso di tempo, per permettere la pulizia delle piste. Tutti i voli della giornata di martedì hanno accumulato ritardi che vanno dalle due ore fino anche alle impressionanti 14 ore del Milano-Palermo delle 11 di martedì, spostato all’1,15 di notte per poi essere infine cancellato.
I disagi pesanti si sono verificati di rimando anche sugli scali del resto del paese, con decine di voli in partenza per le città del nord Italia cancellati. L’hub di Malpensa è rimasto chiuso fino alle 13, chiusi anche Bologna e Verona, che ha riaperto solo in serata, e Genova, mentre a Fiumicino sono stati complessivamente 40 i voli cancellati.
E se gli aeroporti piangono, Trenitalia non ride. La compagnia ha soppresso il 6% dei convogli regionali e il 5% dei 430 treni a media e lunga percorrenza: dieci volte più di lunedì, con attese di ore nelle stazioni. Quanto alle strade, il Paese si è ritrovato di fatto diviso in due dalla chiusura dell’A1 fino alle ore 13, all’altezza del nodo di Bologna, ma anche dell’A14, dell’A13 e delle autostrade attorno a Genova. Chiusure che hanno provocato lunghe code e rallentamenti.
Un maxitamponamento sulla A6 Torino-Savona ha causato la morte di un automobilista e il ferimento di altre 15 persone in modo grave. E non è stata la neve ma una tromba d’aria a provocare invece il ribaltamento di due tir sulla A19 Palermo-Catania, che ha costretto alla chiusura dell’autostrada.
“Una buona parte del paese si è svegliata questa mattina in mezzo al ghiaccio”, dice il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. “Ma a differenza di quanto accaduto in altre parti d’Europa, siamo riusciti ad evitare la paralisi totale”. Conferma il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli: “complessivamente mi pare che il sistema ha funzionato, se facciamo un paragone con gli altri paesi, l’Italia ha sufficientemente retto”. Ma il Pd non è d’accordo, se è vero che una cinquantina di senatori ha presentato un’interpellanza urgente chiedendo al governo di “spiegare subito agli italiani la catastrofe trasporti”.